«Siamo rientrati ricchi di valori dimenticati, di una nuova gioventù e di un gruppo di lavoro pronto a ripartire domani stesso per far conoscere Siniscola fuori dalla Sardegna e dall'Italia». È quanto sostenuto da Maria Biancu, presidente della Pro Loco siniscolese, di ritorno da Ponte a Tressa - Monteroni D'arbia (nei pressi di Siena) dove, grazie all'impegno di diverse associazioni, parrocchie, comuni, comitati e circoli dei sardi, si sono tenuti i festeggiamenti per “Sa Die de sa Sardigna”. Il gruppo, composto da 12 persone (presente anche la componente giovanile, tre ragazzi tra i 16 e 17 anni), è partito da Olbia giovedì 23 per poi ritornare in terra sarda lunedì 27: «Siamo partiti inesperti e inconsapevoli di cosa andavamo incontro. Stretti in due pulmini stracolmi di nostri prodotti tipici ci siamo avviati verso Siena con la pianta de “Sa Pompia” esposta come una bandiera, come uno stendardo simbolo di Siniscola».
Arrivati a destinazione venerdì 24 «abbiamo esposto il nostro stand con i nostri prodotti, le nostre tradizioni e le qualità di Siniscola (ma anche di Posada e Budoni) a fianco degli espositori di Pattada e Orani; abbiamo presentato le nostre feste tradizionali da Sant'Antonio a Le Grazie e le prossime manifestazioni, ad iniziare da “Primavera in Baronia”».
Nel racconto della presidente Biancu quella di sabato 25 aprile è stata una «giornata campale». «Alle sei del mattino via alle cucine per la preparazione della nostra Suppa thiniscolesa: una vera e propria catena di montaggio tra chi ungeva i tegami con lo strutto, chi stendeva a strati sugo, pane tagliato a rondelle (sa loriga), brodo e formaggio, chi trasportava i tegami sulle griglie per la cottura alla brace. Alle 9.30 erano pronte ben 50 zuppe per inizio cottura. Alle 13.00 erano pronte per essere servite accompagnate dai nostri formaggi, pane carasu, vino, dolci, pompia, liquore di pompia e tanti altri prodotti del nostro territorio».
Maria Biancu ricorda che «non è la prima volta che la Pro Loco ha promosso questo piatto tipico della cucina tradizionale thiniscolese. Nel 2011 ha partecipato al concorso “Saperi e Sapori e Città del vino” arrivando fra i primi 150 piatti tipici più rappresentativi d'Italia».
«Domenica 26 – ha concluso Biancu ringraziando quanti hanno sostenuto la trasferta – dopo i saluti e la speranza di ritornare il prossimo anno con un gruppo sempre più grande, siamo partiti per un breve giro turistico a Siena e Pisa per poi imbarcare da Livorno in direzione della nostra Sardegna, della nostra Siniscola».