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Il Medioevo sardo e l'introduzione del feudalesimo oggi all'Ute

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Nuovo appuntamento con il ciclo di conferenze organizzate dall'Universià della terza età. Questo pomeriggio si farà un tuffo nella storia del Medioevo sardo grazie alla partecipazione di Roberto Lai, funzionario della Camera di commercio di Nuoro e storico appassionato del periodo. «Lai – è quanto anticipato dal presidente dell'Ute Antonio Murru – ci parlerà dell'introduzione del feudalesimo in Sardegna, portato dagli spagnoli tra il 13° e 14° secolo. Fino a quel momento l'isola, dopo le varie dominazioni storiche, si era divisa in quattro regni o Giudicati, tra cui ultimo e più importante il Giudicato di Arborea. L'organizzazione sociale fu trasformata con l'introduzione dei feudi, che andarono avanti fino ai primi del 1800 ed il feudo del Montalbo fu l'ultimo ad essere abolito con le leggi volute da Carlo Alberto».

Sarà quindi affrontato l'avvicendamento storico che, in seguito alla sconfitta dei sardi nella battaglia di Sanluri (avvenuta il 30 giugno del 1409), portò la Sardegna sotto il dominio aragonese. «Lai – ha aggiuto Murru – ha al suo attivo una pubblicazione sulla storia della Diocesi di Ottana e sta preparando una pubblicazione sulla famiglia di Eleonora d'Arborea ed in particolare sulla madre Timboria de Rocaberti». Appuntamento alle 17.30 presso l'auditorium Mirella Fenu della Biblioteca comunale.

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