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Associazione mOvimenta! e Ute, oggi la presentazione del libro “Se ascolti il vento” di Franco Mannoni

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Sarà presentato oggi alle 17:30 - presso l'Auditorium Mirella Fenu della Biblioteca comunale - “Se ascolti il vento”, il primo romanzo di Franco Mannoni (edizioni Arkadia). L'appuntamento è organizzato dall'associazione culturale mOvimenta! e dall'Università della terza età.

Aldianoa, luogo legato al mare e al vento, è la radice stessa di un uomo, Serra, che giunto alla pensione decide di riappropriarsi del suo passato e di quei posti che l’hanno visto crescere e porre le basi per il futuro. Aldianoa, però, sebbene tutto il resto del mondo si sia mosso in avanti, rimane ancorato alla sua ancestralità, in bilico tra un forte senso di tradizione e la voglia di modernità, quasi incapacitato a scegliere quale strada intraprendere. E sarà visitando le stradine del borgo, incontrando gli uomini e le donne del posto – ognuno con una sua storia, con un episodio che per una volta li ha fatti sentire vivi – che in Serra riemergono quei legami mai spezzati con le proprie origini. Soprattutto quando, nella oramai abbandonata casa di famiglia, attraverso oggetti e sensazioni che riemergono prepotenti, Serra ripercorre la storia di Aldianoa e della sua stirpe. Alla fine Serra si accorgerà che nulla è come prima, che comunque la voglia di comodità, di benessere, hanno stravolto quello che lui considerava un piccolo paradiso, portando nella comunità da lui tanto amata i germi della corruzione."

L'autore dialogherà con Serena Evangelisti (associazione mOvimenta!) e Antonio Murru (presidente UTE).

«L'iniziativa di presentazione del libro - ha dichiarato Murru - è stata condivisa dalle due associazioni nello spirito di lavorare insieme per la comunità. Quando ho sentito parlare per la prima volta di quest'opera di Franco Mannoni da un comune amico debbo dire che l'argomento mi ha subito incuriosito. È un viaggio che anche molti dei nostri iscritti hanno fatto, cioè il ritorno alle radici "al natio borgo selvaggio" dopo una vita di lavoro in altre città o addirittura all'estero. Sicuramente molti pensano di trovare lo stesso respiro che avevano lasciato, gli stessi rumori e lo stesso soffiar del vento, ma il tempo è passato ed è difficile rompere quel muro di estraneità che si è creato. I vicoli, le case e le persone sono cambiate e bisogna andare in fondo per ritrovare se stessi e quell'ambiente che ci ha visto crescere. L'anima stessa di quelle mura si è trasformata e non parla più allo stesso modo. Ma, al di là di tutto, è un viaggio a ritroso che risveglia nella mente le sensazioni della fanciullezza e tutte quelle piccole cose che ci hanno visto e fatti crescere. È un percorso che vale la pena affrontare ed è con questo spirito che abbiamo accettato di presentare ai nostri iscritti e a tutti quelli che lo vorranno queste riflessioni di Franco Mannoni».

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