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Il maltempo fa riesplodere l'emergenza abitativa

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Emergenza abitativa e maltempo. Due ingredienti che  possono dare vita a una miscela piuttosto pericolosa. La forte pioggia di due notti fa ha infatti creato disagi alla cittadinanza e ha invaso per l'ennesima volta la dimora di Nanda Caria in località S'Aspidda.
Un rudere, come da lei stessa definito, al quale non arrivava neppure l'acqua da diversi giorni. «Me la portava mio padre - così Nanda - con i bidoni». Una situazione inaccettabile che ha trovato ampio dibattito anche nei social network con le dichiarazioni dell'interessata. Forte il sostegno da parte della popolazione e del gruppo di minoranza consiliare Zente Nova.
Chiamata in causa l'Amministrazione comunale, riuscita a suo tempo (lo scorso febbraio) a far emettere dall'Assessorato regionale ai Lavori pubblici un decreto per l’assegnazione di un alloggio popolare.
Sindaco, alcuni componenti della Giunta e i vigili urbani si sono così recati presso il nucleo familiare (la signora è madre di quattro figli) trovando una soluzione tampone e decidendo il trasferimento temporaneo presso una struttura ricettiva. «Stiamo cercando l'alloggio», ha confermato il sindaco Celentano.
La soluzione è alla portata, ma si tratta di un alloggio privato. Rimane il fatto che un alloggio popolare a Nanda spetta per decreto, oltre che per diritto.
Nei giorni scorsi il primo cittadino aveva scritto al nuovo assessore regionale Paolo Maninchedda e all'Azienda Regionale per l'edilizia abitativa (Area) «per ricercare una soluzione ottimale alla vexata quaestio» e per ribadire la necessità di una «alternativa “flessibile” ai cosiddetti canoni vigenti dell’edilizia popolare che oggi non sono più in grado di dare risposte ai cittadini, vista la crisi, in quanto richiedono tempi lunghi».
«Con la Delibera di Giunta n. 101 del 06.05.2014 - si legge nella lettera - veniva proposta alla Regione Sardegna la localizzazione di un intervento per l'acquisto e il recupero sul mercato libero di immobili da destinare a canone sociale e, altresì, una rimodulazione degli interventi precedenti in materia di edilizia residenziale pubblica». Per Celentano occorre perciò «dare continuità al percorso già avviato, consentendo così di portare a termine, magari in tempi ragionevolmente brevi, il programma di acquisto e recupero di alloggi nel Comune di Siniscola attraverso un bando di evidenza pubblica».
Della serie: l'alloggio popolare, ora, non lo si può dare. Rimane una riflessione: gli avvenimenti subiti hanno riportato la questione alla ribalta. Ma chi può dire che non poteva andare peggio?

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