«Oggi manca l'acqua a Siniscola perché il Consorzio di bonifica della Sardegna centrale ha comunicato che non fornirà più acqua, cioè l'acqua della diga di Torpè. Questo vuol dire che noi non abbiamo acqua di sorgente ma acqua di fogna trattata».

È il commento di Nino Fronteddu, consigliere comunale di opposizione, in relazione alle limitazioni del servizio idrico.

L'esponente di LiberaMente non ha mancato di ripercorrere le diverse tappe che secondo lui stanno all'origine dello stato attuale. «Quando si firmava il contratto con Abbanoa presi la parola e dissi che nello stesso si leggevano solo condizioni a favore dell'Ente gestore; che un contratto si scrive in due; che noi prima di firmarlo avremmo dovuto mettere le nostre condizioni. Tra queste chiedevo di mettere per iscritto che finché c'era l'acqua di sorgente noi avremmo dovuto ricevere quella. Chiedevo inoltre che fosse garantita l'apertura di un ufficio che tutti i giorni desse risposte circa gli allacci, le bollette e i guasti. Mi rispose a nome della maggioranza il nostro illuminato vicesindaco: a parole gli avevano promesso che avrebbero fatto tutto questo. La mia proposta non venne accolta e la allora maggioranza che è poi la attuale decise di firmare un contratto come proposto da Abbanoa».

«Se a otto anni di distanza – ha concluso Fronteddu – ci troviamo a ricevere l'acqua della diga e non l'acqua di sorgente, la responsabilità è dell'Amministrazione. Essa deve rispondere ad ognuno dei cittadini Siniscolesi che vedono messa a rischio la propria salute e si trovano senza acqua».