«Nonostante il Comune di Siniscola avesse seguito, a suo tempo, tutti gli adempimenti richiesti dalla normativa e dalle circolari mìnisteriali per il mantenimento dell'Ufficio del Giudice di Pace di Siniscola, nella circolare deI Ministero della Giustizia datata 30.10.2014 n. 111857, tra le sedi operatìve indicate, non era inserita quella di Siniscola. Allo stato, i termini della procedura che consente agli Enti locali, anche consorziati, alle Unioni di comuni di chiedere al ministero della Giustizia il ripristino dell'ufficio del giudice di pace soppresso, con piena disponibiltà a sostenerne i costi, sono stati riaperti fino al 30 Iuglio 2015 dal decreto legge 192/2014 (Milleproroghe)».
È quanto si legge nella lettera inviata da Celentano ai Sindaci dei Comuni di Posada, Torpè, Lodè, Budoni, San Teodoro e al Presidente dell'Unione Comuni del Montalbo.
Il Decreto “Milleproroghe” «convertito in legge n. 11/2015, riconosce agli Enti locali la possibilità di chiedere il ripristino delle sedi soppresse, subordinatamente al ricorrere di alcuni presupposti: la garanzia di coprire interamente le spese di funzionamento e di erogazione del servizio, compreso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli stessi Enti».
Il primo cittadino rende quindi noto ai cinque Sindaci e al Presidente sopracitato che «il Comune di Siniscola seguirà gli adempimenti consentiti dal Decreto Milleproroghe, per inviare nuova istanza di mantenimento dell'Ufficìo del Giudice di Pace di Siniscola, secondo quanto già stabilito nelle deliberazioni già adottate in merito dai Vostri Comuni e dall'Unione dei Comuni del Montalbo».
«Si precisa - conclude Celentano - che, preliminarmente all'invio della nuova istanza, si attende dalla Provincia di Nuoro la conferma del dìstacco di proprio personale dipendente presso lo stesso Ufficio del Giudice di Pace di Siniscola».