«Grazie al decreto Milleproroghe si riaprono i termini per chiedere che gli uffici del Giudice di Pace soppressi vengano riaperti; dunque, si riapre una opportunità anche per Siniscola, dove il presidio è chiuso da novembre scorso. Ora la patata bollente è nelle mani del Sindaco e della sua Giunta». È quanto sostiene Zente Nova che, tramite il proprio consigliere Antonio Satta, aveva recentemente invitato l'Amministrazione ad attivarsi «affinchè un presidio importante e utile rimanga nel territorio a favore dei cittadini di Siniscola, Posada, Torpè, Lodè, Budoni e San Teodoro». Ora che il termine della procedura è stato differito al 30 luglio di quest'anno, gli esponenti di Zente Nova chiedono che «si riapra immediatamente il confronto con tutti i comuni del distretto legale affinché si individuino le due figure professionali già dipendenti di uno di quei comuni, in grado di sopperire al vuoto di organico lasciato dal trasferimento di quelli ministeriali».
Per il gruppo di opposizione si tratterebbe di un investimento irrisorio («il Comune insieme all’Unione dei comuni devono individuare nei loro organici 2 dipendenti già in servizio») finalizzato al mantenimento di «un presidio che qualifica il territorio e che rappresenta anche una piccola movimentazione economica per attività quali bar, tabaccai, giornalai, cartolibrerie». «Auspichiamo - conclude il gruppo di Satta - che la Giunta lo capisca, e che questa volta si attivi sin da subito, dopo essersi lasciata sfuggire già un anno fa, per sua sola negligenza, l’occasione di mantenere nel territorio un Ufficio così importante. Infatti, a fronte delle diverse proroghe concesse per fare in modo che i comuni potessero avere più tempo per individuare il personale da assegnare all’ufficio del Giudice di Pace, il Comune di Siniscola arrivò in ritardo anche rispetto all’ultimo avviso diffuso dal Ministero che ricordava e confermava quale data ultima per assolvere tutti gli obblighi necessari, improrogabilmente il 13 ottobre 2014 (pensate il Comune fece la nomina di un impiegato il 14, come fare domanda ad un concorso il giorno dopo della scadenza!). Questa volta, Sindaco e Giunta non hanno alibi; diversamente si confermerebbe il sospetto che dietro la chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace ci sia una precisa volontà politica».