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Lodè, “Cose di donne”: il progetto di peer education portato avanti da quattro giovani studentesse

le ragazze, supervisionate dalla psicologa-psicoterapeuta Chiara Pau, dopo un anno e mezzo di formazione sono pronte per promuovere la discussione sulle principali tematiche dell'adolescenza femminile

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Creare gruppi di discussione composti da sole donne, nelle scuole o nei centri giovanili, per affrontare e condividere i temi fondamentali dell'adolescenza femminile: è l'obiettivo cardine del progetto di peer education (educazione tra pari) “Cose di donne”.
Nato nel 2014, promosso dal Comune di Lodè (Assessorati alla Cultura e ai Servizi Sociali) e dalla Biblioteca, “Cose di donne” racchiude l'impegno, l'entusiasmo e il lavoro di quattro giovani studentesse supervisionate dalla Dott.ssa Chiara Pau, psicologa e psicoterapeuta.
Le diciottenni Valentina Idda, Rossella Melis, Valeria Tanda (Liceo Scientifico) e la diciassettenne Giuseppina Deffenu (ITC) sono pronte - dopo un percorso formativo iniziato nel 2014 e terminato nell'aprile 2015 -  per entrare in aula e promuovere così formazione e discussione. Peer education, appunto. Ossia educazione tra pari. Una strategia didattica che «trova la sua forza nel fatto che i ragazzi stessi - spiega la Dott.ssa Pau - entrano in aula e diventano i docenti».
“Cose di donne” affronterà «le tematiche pregnanti dell'adolescenza femminile che sono state preparate durante la formazione: l'amicizia, i tempi dell'innamoramento, le differenze tra uomo e donna all'interno della coppia, la contraccezione, il ciclo mestruale e le modificazioni che avvengono nel corpo e nella mente durante l'adolescenza femminile». Si parlerà anche di argomenti cruciali quali «gelosia, violenza sulle donne e identikit dello stalker». Questioni che «il gruppo peer ha individuato, in questo anno e mezzo di studio, specializzandosi negli argomenti che investono maggiormente la sfera femminile e che negli ultimi anni stanno emergendo con forza dipingendo panoramiche poco rassicuranti che è bene conoscere dettagliatamente e della quali è fondamentale parlare».

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