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Egidia Beretta Arrigoni a Siniscola per raccontare “Il viaggio di Vittorio”

venerdì 22 alle 19.00 presso la Biblioteca comunale

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L'Anpi Siniscola organizza per venerdì 22 maggio (alle 19.00 presso la Biblioteca) un incontro con Egidia Beretta, madre dell'attivista per i diritti umani Vittorio Arrigoni, ucciso a Gaza la notte tra il 14 e il 15 aprile di quattro anni fa.
Autrice del libro “Il viaggio di Vittorio” (edito da Dalai editore nel novembre del 2012), Egidia Beretta racconterà la storia del compianto “Vik”, i suoi viaggi internazionali all'insegna della cooperazione e il suo coinvolgimento nella causa palestinese.
Arrigoni, arrivato a Gerusalemme nel 2002, si è da subito schierato al fianco degli oppressi.
«Nel 2005 - come si legge nell'introduzione ai suoi scritti pubblicati su vittorioarrigoni.wordpress.com - viene inserito a sua insaputa nella lista nera delle persone sgradite ad Israele. Nell’aprile dello stesso anno, per questa ragione, è fermato in ingresso alla frontiera con la Giordania. Selvaggiamente picchiato dai militari israeliani, viene poi abbandonato in territorio giordano e salvato da militari giordani. Lo scrittore Amos Oz spiegherà ad Arrigoni che la sua presenza era a suo parere sgradita poiché avrebbe potuto testimoniare contro Istraele per crimini di guerra alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia».
Trasferitosi a Gaza nel 2008 (dove venne «ferito e incarcerato dall’Esercito israeliano per aver difeso 15 pescatori palestinesi che cercavano di pescare nelle proprie acque territoriali») ha raccontato  - tramite il suo blog Guerrilla Radio - le sofferenze dei palestinesi nella Striscia, divenendo imprescindibile fonte durante la terribile operazione “Piombo fuso”, a cavallo tra la fine del 2008 e gli inizi del 2009.
Come cronista ha collaborato con PeaceReporter, InfoPal, Radio Popolare e Il Manifesto. Con la casa editrice del quotidiano comunista ha pubblicato, nel 2009, il libro “Restiamo umani” introdotto dallo storico israeliano antisionista Ilan Pappé.
Un'incessante attività accanto agli ultimi (definiti «i migliori compagni di viaggio, i più umani») l'ha accompagnato fino alla morte.
L'appuntamento, oltre a ripercorrere la storia di “Vik”, sarà quindi occasione per raccogliere l'eredità del suo pensiero e della sua azione, nonché per discutere della questione palestinese nella sua complessità e interezza.
L'iniziativa è organizzata in collaborazione con l'Assessorato comunale alla Cultura.

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