Tra i punti all'ordine del giorno della prossima seduta consiliare (fissata in doppia convocazione per sabato 13 alle 10.00 e per lunedì 15 alle 16.30) c'è anche l'approvazione del Conto consuntivo 2014. Secondo le opposizioni - che in merito alla richiesta di scioglimento del Consiglio hanno inviato una diffida ad adempiere all’assessorato regionale agli EE.LL e al Presidente Pigliaru - «doveva essere approvato in Consiglio Comunale e non in Giunta entro il 30 Aprile».
I consiglieri Antonio Satta, Nino Fronteddu, Gianluigi Farris, Giuseppe Mele, Angioletto Fadda, Pier Paolo Coronas, Marco Fadda e Davide Secchi hanno dichiarato a riguardo che «la segretaria e il revisore avrebbero dovuto vigilare e segnalare queste omissioni» ma «non dicono niente».
Secondo gli esponenti delle minoranze, tuttavia, «questo ritardo comporta non solo lo scioglimento del consiglio comunale, ma anche il taglio dei trasferimento delle risorse da parte dello stato, facendo perdere al nostro comune importanti risorse, poichè la mancata approvazione del rendiconto 2014 rende impossibile la redazione del certificato al conto del bilancio che ha come conseguenza la sospensione (dell’ultima rata) dei trasferimenti erariali spettanti al nostro Comune. Inoltre, questa situazione comporta l’obbligo di interrompere tutti i contratti di lavoro che l’amministrazione comunale ha stipulato a termine cioè a tempo determinato, creando disoccupazione dove ci vorrebbe maggiore occupazione. Tutto questo, poiché la normativa vigente in materia prevede l’assoggettamento, in via provvisoria, dell’Ente locale inadempiente alla condizione di ente strutturalmente deficitario fino all’approvazione dello stesso».
Oltre alla Regione, ritenuta anch'essa «inadempiente» («non ha ancora avviato le procedure previste ai sensi dell’art. 141 del Tuel»), la diffida ad adempiere è stata indirizzata (per conoscenza) anche alla Procura della Repubblica di Cagliari, «così che in difetto, questa verifichi l’eventuale rilevanza penale delle eventuali omissioni della Regione Sardegna nella gestione delle procedure previste per gli enti locali che non approvano entro i termini di legge il rendiconto di gestione».
Nella nota stampa delle opposizioni la questione Consuntivo è comunque inserita in un contesto nel quale si dipinge un paese «sull'orlo del baratro»: «L’ultimo consiglio cittadino si è tenuto il 10 aprile, cioè 2 mesi fa. Da allora l’azione amministrativa del comune è paralizzata, i lavori pubblici nelle principali frazioni marine sono in alto mare quando siamo già in piena estate, erba rifiuti e sterpaglie invadono ogni strada dell’abitato, delle campagne e delle pinete, ponendo in evidenza tutto il degrado della nostra cittadina di fronte agli occhi dei residenti e a quelle dei turisti. Gestire un comune come quello di Siniscola è cosa seria e richiede impegno e competenza, ma la classe politica che ci amministra è del tutto inadeguata e sta creando danni economici rilevantissimi con aumenti delle tasse, pagamenti di varie cause perse per negligenze. Intanto i negozi chiudono, i punti spiaggia sono bloccati dalla burocrazia comunale e tutte le belle promesse sono solo fumo che si dissolve nell’aria. Con lo scioglimento del Consiglio comunale, le autorità preposte al controllo della gestione della cosa pubblica, nell’applicare la legge, restituirebbero speranza ad un territorio in affanno».
Non dovrebbero mancare infine, secondo gli otto consiglieri, frizioni nell'esecutivo: «L’assessore Dadea da lungo tempo non partecipa in Giunta, segno di conflitti interni e del fatto che la maggioranza e disunita e allo sbando».