Non ci stanno i primi cittadini dei Comuni di San Teodoro e Budoni ad essere visti come i «capri espiatori» della possibile mancata riapertura dell'Ufficio del Giudice di Pace a Siniscola.
Domenico Mannironi, primo cittadino teodorino, ha dichiarato di «conoscere appena la questione» in quanto «eletto recentemente a rappresentare la comunità». «Non so quale fosse la posizione del mio predecessore – ha aggiunto Mannironi – ma la nostra è quella di collaborare per il mantenimento di un servizio importante per le popolazioni di riferimento. E vogliamo compartecipare alle spese. La mia assenza all'ultimo incontro non è stata calcolata, né è stata un segnale comprovante disinteresse. I tempi sono stretti ma sono in contatto con il segretario comunale e l'assessore al Bilancio. Dobbiamo correre ma possiamo arrivare al risultato».
Dello stesso avviso Giuseppe Porcheddu, sindaco budonese: «Noi per impegni istituzionali assunti siamo mancati a quegli incontri, ma ribadiamo che siamo disposti ad entrare in compartecipazione attiva in merito alle spese e a tutta una serie di aspetti già definiti. Questo è un servizio importante e noi non abbiamo il paraocchi: anche se la sua sede non è a Budoni noi vogliamo che la struttura non venga a mancare. È indubbio che il Comune capofila avrebbe dovuto inviarci una quantificazione finanziaria: tramite corrispondenza ordinaria avremmo dato una nostra risposta ufficiale. Se poi l'attività politica consiste nel trovare a prescindere responsabilità o colpevolezze noi non ci stiamo: è umiliante nei confronti delle comunità che rappresentiamo. La gente vuole risposte ed è stanca di perdere tempo».
Porcheddu ha inoltre aggiunto un'ulteriore riflessione «per completezza»: «Sei mesi fa abbiamo chiesto al Comune di Siniscola di entrare nella ripartizione delle spese sostenute da noi per quanto riguarda l'Universtità online che abbiamo a Budoni, tramite la facoltà sassarese di Giurisprudenza. Il 50% dei ragazzi che vi partecipano vengono da Siniscola. Da parte del mio collega Celentano non ho avuto nessun tipo di risposta, ma non sono uscito sulla stampa per dire che non lo ha fatto. Io, invece, sono stato chiamato in causa nonostante abbia espresso una volontà specifica».