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Zente Nova: «Istituire la figura del “cane di quartiere” e sostenere l'unica associazione di volontariato presente a Siniscola»

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Tra i punti all'ordine del giorno della seduta consiliare prevista per l'11 agosto (nel caso in cui non venga raggiunto il numero legale nella prima convocazione del 10) si discuterà in merito alla possibilità di istituire il “Regolamento comunale del cane di quartiere”.
L'obiettivo di Zente Nova (il gruppo promotore dell'iniziativa) è quello di sostenere «l’apertura del primo rifugio canile del nostro territorio» erogando «un contributo all’unica Associazione di volontariato no profit del territorio comunale regolarmente registrata».
«La proposta – sostengono gli aderenti al gruppo di opposizione – nasce da molteplici considerazioni, da una attenta lettura della normativa in materia, dal bisogno di dare una risposta concreta al fenomeno del randagismo, dalla necessità di salvaguardare i diritti degli animali, nella fattispecie i cani».
Nel documento di Zente Nova viene ricordato che il Comune di Siniscola, non avendone uno, «si appoggia al canile convenzionato di Nuoro quale luogo di ricovero, custodia e mantenimento dei cani».
Tale situazione mostrerebbe alcune criticità in quanto «il numero dei cani accalappiati e/o ricoverati presso il canile convenzionato è in continuo aumento, con il conseguente incremento progressivo degli oneri economici in capo al comune».
Inoltre «l’assenza di una politica sulle adozioni dei cani randagi provenienti dal territorio comunale di Siniscola e ricoverati nel canile convenzionato determina il prolungamento della loro permanenza in gabbia, ovvero in condizioni di vita sicuramente innaturali e, talvolta, fatali».
Infine «dalla “caccia alle streghe” pagano indiscriminatamente pegno tutti i cani senza padrone/riferimento presenti nel territorio, anche quelli affatto pericolosi».
Da qui la necessità di «regolamentare e riconoscere» i diversi «cani senza padrone/referente presenti nel territorio comunale ma assistiti da più persone che si preoccupano di portare loro da mangiare e assisterli in relazione al loro stato di salute».
Istituire quindi «la figura del “cane di quartiere” laddove, da parte del Comune di Siniscola, è accertata la non pericolosità del cane e ove ricorrano i presupposti, ovvero la presa in custodia da parte del/dei cittadini che, previa compilazione e richiesta di affido, si impegnano a seguire il cane sia nei termini di nutrizione, iscrizione all’anagrafe canina che di vaccinazione e cura generale del cane affidato».
In riferimento all'associazione di volontariato, Zente Nova ricorda che «è regolarmente registrata all’agenzia delle entrate e impegnata nell’assolvimento delle funzioni di assistenza e ricovero ai cani randagi. Peraltro, attività riconosciuta anche dagli uffici preposti della locale Asl e da questo stesso Comune, che viene svolta quotidianamente a titolo gratuito e volontaristico, sia in relazione alla custodia, alle adozioni, alle sterilizzazioni e vaccinazioni in convenzione con alcuni medici veterinari».
«La sopracitata associazione – si legge a conclusione del documento – per poter realizzare e strutturare un servizio territoriale più efficiente necessita di un sostegno più consistente delle donazioni e raccolte fondi organizzate ciclicamente in maniera autonoma, e questo anche in virtù della possibilità concreta di poter realizzare un vero e proprio canile rifugio territoriale».

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