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Disagi a seguito delle piogge odierne. Attivato il Coc a Posada. Codice arancione fino alla mezzanotte del 28

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«Diverse case allagate e viabilità limitata di alcune strade per mezzo di transenne». È questo il bilancio, tracciato dal vicesindaco Giorgio Careddu e dall'assessore della Cultura e del Turismo Anna Costaggiu, della breve ma intensa precipitazione che si è abbattuta questa mattina nel territorio di Posada. Dalle 11, presso il Municipio, è stato attivato il Centro operativo comunale della Protezione civile per coordinare le attività. «Presenti sul campo – come confermato dagli assessori – anche l'Ente foreste e i Vigili del fuoco muniti di pompe idrovore».

Nel pomeriggio è stato diramato un nuovo avviso di allerta per rischio idrogeologico. Il Centro funzionale decentrato ha infatti comunicato che «dalle ore 18.00 di domenica 27/09/2015 e sino alle ore 23:59 di lunedì 28/09/2015 si prevede l'innalzamento al livello di moderata criticità (codice arancione, Ndr) sulle zone di allerta Flumendosa-Flumineddu, Gallura». Interessata, quindi, buona parte della parte orientale dell'isola.

In riferimento ad effetti e danni localizzati che potrebbero verificarsi si citano: «danni ad infrastrutture, edifici e attività antropiche interessati da frane, da colate rapide o dallo scorrimento superficiale delle acque; allagamenti di locali interrati e talvolta di quelli posti a pian terreno prospicienti vie potenzialmente interessate da deflussi idrici; temporanee interruzioni della viabilità in prossimità di piccoli impluvi, canali, zone depresse (sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali, ecc.) e a valle di porzioni di versante interessate da fenomeni franosi; limitati danni alle opere idrauliche e di difesa spondale e alle attività antropiche in alveo; occasionale ferimento di persone e perdite incidentali di vite umane».

«Inoltre - si legge - si possono verificare i seguenti effetti e danni diffusi: danni ed allagamenti a singoli edifici o piccoli centri abitati, reti infrastrutturali e attività antropiche interessati da frane o da colate rapide; interruzioni della viabilità in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate detritiche o in zone depresse in prossimità del reticolo idrografico; pericolo per la pubblica incolumità/possibili perdite di vite umane; alle opere di contenimento, regimazione ed attraversamento dei corsi d’acqua, alle attività agricole, ai cantieri, agli insediamenti artigianali, industriali e abitativi situati in aree inondabili; interruzioni della viabilità in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate detritiche o in zone depresse in prossimità del reticolo idrografico».

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