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Idea Siniscola: «Bene pagare le imprese, ma le somme vengano poste a carico di Sindaco e Assessori»

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Il “pro soluto”, provvedimento finanziario adottato dall'Amministrazione comunale per poter liquidare i crediti alle imprese operanti nel territorio nonostante i «ritardi nei trasferimenti regionali», non convince il gruppo consiliare Idea Siniscola: «Apprendiamo – si legge nel  comunicato – che la Giunta Celentano ha avviato le pratiche per contrarre un prestito dalle banche per pagare quanto spetta alle imprese, che hanno giustamente effettuato i lavori, con addebito di interessi a carico del bilancio comunale e quindi da gravare su tutti i cittadini di Siniscola. Già in una nostra precedente interpellanza, senza aver ricevuto risposta, abbiamo diffidato il Sindaco ad intraprendere iniziative diverse che non fossero contemplate all'interno delle norme riguardanti i contratti d'appalto dei lavori pubblici. Tali iniziative, seguiva l'interpellanza, dovevano essere portate a conoscenza del Consiglio comunale».

I Consiglieri Marco Fadda, Gianluigi Farris e Giuseppe Mele hanno dichiarato di essere «d'accordo affinché vengano pagate subito le imprese», ma hanno chiesto che tali somme, «specie quella riguardante le opere svolte a Santa Lucia, vengano poste a carico del Sindaco e degli Assessori comunali, tutti rei di aver fatto un appalto dell'importo di 2 milioni e 500mila euro con un solo milione regolarmente finanziato, in quanto, la restante somma di 1 milione e 500mila euro non è stata mai impegnata dalla Regione Sardegna».

«Crediamo per questo – conclude la nota – che Celentano stia ancora una volta prendendo in giro l'impresa Coir in quanto le banche, certamente, non anticiperanno alcun importo  in mancanza del regolare impegno finanziario della Regione per la restante somma. Lungi da noi pensare che Celentano abbia intenzione di contrarre un mutuo di 1 milione e 500mila a totale carico del bilancio comunale per pagare "sbagli o opportunità" fatti dalla sua Amministrazione. Un bando, pertanto, illegittimo, fatto solo ed esclusivamente per proprio tornaconto elettorale. È per questo che, sicuramente, prima o poi, diventerà inevitabile l'intervento della Corte dei Conti».

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