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“La città che vorrei”: il progetto del CEAS Santa Lucia per la creazione di una cittadinanza attiva

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Coinvolgere «tutti i portatori d’interesse per la creazione di una cittadinanza attiva e partecipe nell’organizzazione degli spazi comuni». È l'obiettivo de “La città che vorrei”, progetto del CEAS Santa Lucia “Lea Hydromantes”.

L'iniziativa «si realizza - spiega il Centro - all'interno di un bando regionale che abbiamo vinto insieme al Comune. Lo abbiamo proposto alle scuole ma ci piacerebbe sapere anche il parere della popolazione».

I cittadini sono invitati «ad analizzare la realtà che vivono, cogliendo di questa tutte le sfaccettature e in modo particolare è chiesto loro di mettere in evidenza quelle più nascoste che li affascinano positivamente, per poi passare a riflettere sul bisogno, ossia su quello che, forti della loro analisi consapevole, è emerso come necessario per valorizzare Siniscola».

Due le tematiche cardine nell'ambito della valorizzazione del territorio: “Siniscola nascosta” e “Siniscola che vorrei”.

Per quanto concerne le proposte, «potranno essere fatte nella forma che si preferisce; ad esempio un'immagine (a cui aggiungere un commento facoltativo), un tweet, una vignetta o illustrazione, una poesia, un articolo di giornale che rispetti la regola delle 5 W (Who? What? Where? When? Why? Ossia “chi, cosa, dove, quando e perchè”) di massimo 1800 caratteri compresi gli spazi».

Nelle parole del CEAS, «l’ambiente e la sostenibilità non sono un vincolo, ma rappresentano l’occasione per creare, innovare, produrre bellezza. È quindi fondamentale che le nuove generazioni vengano incoraggiate non solo a conservare e tutelare, ma a trarre ispirazione e slancio creativo nel pensare al nuovo, vedere il loro futuro e il loro sviluppo sostenibile».

Al termine del progetto è prevista una rielaborazione dei dati in un prodotto finale «a disposizione della collettività e dell’amministrazione che offra un riscontro tangibile delle aspettative di questa fascia di cittadini e uno strumento utile ai fini di una progettazione partecipata dell’urbano».

La proposta di osservare Siniscola «come oggetto portatore dei propri desideri» racchiude anche «l’ambizione di risvegliare nei cittadini la voglia di partecipare attivamente alle scelte di indirizzo del paese nella consapevolezza che il loro contributo sia utile ad un agire più mirato e dunque sostenibile».

Il materiale può essere inviato alla mail lea.hydromantes@tiscali.it.

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