Prosegue il ciclo di conferenze organizzate dall'Università della Terza Età. Venerdì 4 dicembre l'Auditorium “Mirella Fenu” della Biblioteca accoglierà la presentazione del libro "Sardinia coast to coast 1971. L'ultimo sogno beat" scritto da Pier Luigi Cherchi. L'autore banarese è Direttore della Scuola di specializzazione in ginecologia e ostetricia e docente presso la Facoltà di medicina dell'Università di Sassari.

«Il libro che presentiamo venerdì - così il Presidente dell'Ute Antonio Murru - non ha però carattere scientifico, ma fa parte di una trilogia sul periodo "beat" vissuto da tanti giovani negli anni '60 e che in qualche modo si rifacevano alla "beat generation" americana, portata in Italia dalla passione della scrittri e traduttrice Fernanda Pivano. La così detta "beat generation" comincia a svilupparsi nel secondo dopoguerra e soprattutto a partire dagli anni '50, distinguendosi immediatamente per il rifiuto di norme codificate, per la lotta all'insegnamento accademico com'era stato fino ad allora, per l'introduzione di innovazioni stilistiche nella letteratura, per una ribellione giovanile che si tingeva di libertà di droga, di alcoolismo, di sessualità alternative e di culto per le religioni orientali. Il tutto, partendo da questi dati, porterà poi a nuove forme musicali, alla cultura del viaggio e della strada, al pacifismo dei figli dei fiori, alla lotta contro la guerra in Vietnam, per terminare e perdersi nella rivoluzione del '68. Anche se poi, quest'ultima, si colorava in vari tratti di tutti questi sentimenti».

L'opera descrive il viaggio di quattro ragazzi «nell'estate del 1971 lungo la Costa Orientale della Sardegna da Palau fino a Porto Corallo, lungo la nascente Costa Smeralda, la Baronia, la Barbagia e l'Ogliastra. Mezzo di locomozione la mitica 500, alla portata delle povere tasche studentesche per andare alla ricerca di una ragazza con cui il protagonista aveva passato una bella serata, che in qualche modo prometteva dolci sviluppi. Il viaggio lungo la costa è accompagnato dalla colonna sonora dei giovani di allora, dai favolosi Beatles, Rolling Stones, Black Sabbath e altri complessi fino ai nascenti astri della canzone italiana quali Lucio Battisti, Gianni Morandi, Fabrizio de Andrè, I Nomadi etc., che avrebbero chiuso per sempre l'esperienza della generazione beat nostrana».

L'evento sarà accompagnato della chitarra di Sebastiano Chiodino che, attraverso le note, ripercorrerà musicalmente quegli anni.

«Una bella serata ad inseguire la memoria di un tempo lonatno - conclude Murru - ma che in qualche modo ha segnato tante generazioni».

Appuntamento alle 17.30.