I primi arpeggi di chitarra di Fabrizio Bandinu aprono la struggente interpretazione della poesia “Ave Maria” di fronte a un'Aula magna, quella dell'Itc Oggiano, letteralmente gremita. “Prendas de coro” è il libro che, presentato sabato 13 luglio, il giorno stesso in cui il padre Nanni avrebbe compiuto gli anni, raccoglie il lavoro poetico ventennale di Santino Marteddu. L'iniziativa, organizzata dal locale distretto del Rotary, non ha avuto il solo fine culturale ben incastonato nei versi del poeta orotellese ma da anni trasferitosi a Siniscola; i ricavati del libro (tantissime le copie vendute) andranno infatti in beneficenza. Presenti le autorità delle rispettive comunità (quella orotellese presente con una folta delegazione), rappresentate dagli interventi iniziali dei sindaci Rocco Celentano e Giovannino Marteddu, parente stretto del poeta. Ma anche personaggi illustri della cultura siniscolese come Albino Bernardini.
Nella relazione di Antonello Menne, avvocato e docente di Diritto privato all'Università Cattolica di Brescia emergono lo stile, l'eleganza e l'emozione di Santino Marteddu, «un poeta che vive a stretto contatto con i problemi, con le angosce e con gli slanci del nostro tempo». Ma ancora, «un uomo che vive una fede autentica, né convenzionale, né radicale» facendo della poesia il luogo della libertà.
Per Paolo Pillonca Marteddu «est unu bonu poeta ca est unu bonu òmine». E le sue abilità si leggono nelle sestine (rese celebri da Dante, Petrarca, Alfieri, Carducci e il nostro Ilieschi), negli ottonari (che fu Paulicu Mossa a far uscire dalle chiese), nei settenari («impitados meda in sos mutos») e nelle “undighinas” degne del pattadese Limbudu.
I diversi interventi sono stati inframezzati dalle altre letture, sempre accompagnate dalla sei corde di Bandinu: dopo “Ave Maria” Caterina Floris e Giuseppe Murreddu della compagnia “ToKaos” hanno interpretato “De Oroteddi so...”, “A tie, Siniscola”, “Tue fis fatu gai” (a Giacomo Zirottu), “Carrasecare”, “Ninna nanna, Nicola”, “A poi 'e tantu isetu...”.
A Santino Marteddu una emozionata chiusura densa di ricordi e ringraziamenti con a seguire una lunga fila per le dediche.