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Tasse sui rifiuti e sui passi carrabili. LiberaMente contro la Giunta: «Le aumenta anche quando sono ingiuste. Come opposizioni chiediamo la convocazione di un Consiglio»

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La questione delle tasse locali riemerge nel dibattito politico. Secondo i consiglieri del gruppo di opposizione LiberaMente «l'amministrazione comunale di Siniscola sta proseguendo sino alla conclusione della legislatura con l'azione di aumentarle anche quando sono ingiuste tartassando i cittadini». Citate la tassa sui rifiuti e la Tosap.

Sul primo versante, il gruppo ha dichiarato che «a fronte di un leggero abbassamento, hanno trovato un meccanismo di calcolo dei metri quadri prendendo in considerazione la superficie catastale che misura anche verande, scale e spazi aperti». Secondo LiberaMente l'amministrazione «crea così le condizioni, anche quando i metri quadri della casa rimangono uguali, per applicare più tasse, multe ed interessi per 5 anni».

Per quanto riguarda la Tosap, i consiglieri erano già intervenuti con una precedente nota citando «una ditta (a cui questa amministrazione ha dato l’appalto) che incamera la maggior parte del denaro richiesto e lo porta fuori da Siniscola». Per Nino Fronteddu e Pierpaolo Coronas «si sta chiedendo di pagare a cittadini che non lo hanno richiesto, una tassa sul passo carrabile anche qui con salatissime multe ed interessi. Chi mette l'auto dentro la sua proprietà e non la lascia nelle pubbliche strade va premiato e non penalizzato».

Queste questioni saranno sicuramente oggetto di dibattito consiliare. «Insieme agli altri gruppi di opposizione – conclude la nota di LiberaMente – chiediamo subito al sindaco la convocazione di un consiglio urgente (non dopo 20 giorni perché i verbali scadono fra poco) affinché si proceda ad annullare questi avvisi ingiustificati e vessatori. Ancora più grave appare il fatto che, a fronte di tutte queste nuove tasse chieste ai cittadini, il paese versa in un totale stato di incuria ed abbandono e per far tutte le opere si prendono altri soldi con prestiti che impegnano il comune per i prossimi 10 anni».

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