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Fermo bellico e risarcimenti ai pescatori, Farris denuncia ritardi. Celentano: «Abbiamo richiesto gli accreditamenti»

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Prima che iniziasse la discussione sui punti del Consiglio comunale del 18 febbraio, il consigliere Gianluigi Farris ha sottoposto all'attenzione del sindaco e della Giunta la questione relativa agli indennizzi rivolti ai pescatori a causa del fermo bellico. «Questo è il quarto anno che io intervengo sul tema. Come è possibile che i pescatori non ricevano puntualmente quanto spetta loro? A Orosei le somme stanziate sono arrivate il 3 febbraio».

Francesco Loi, uno dei tanti lavoratori di quella da lui stesso definita «la flotta più grande della costa tirrenica sarda», ha messo le cifre sul tavolo: «nel 2014 ci sono stati 10 giorni di esercitazioni militari e queste manovre interessano il tratto di mare che va da Capo San Lorenzo fino a Tavolara. Ci spetta una cifra che si aggira intorno alle 50 euro per imbarcato. 57 al comandante e 47 al marinaio, per la precisione. Per ogni giorno di esercitazione. Circa 600 euro, quindi».

Il problema? «In Comune non hanno portato avanti tutte le procedure di vidimazione dei nominativi. Dovevano farlo entro 15 giorni dalla ricezione delle somme. Il tempo è però scaduto. Spero si attivino per rimediare».

«Devono farlo al più presto», ha aggiunto Tardelli.

«È vero che c'è stato un ritardo – ha dichiarato il sindaco –, ma abbiamo rifatto la pratica intervenendo presso il ministero della Difesa e il Comando militare autonomo della Sardegna. Abbiamo richiesto gli accreditamenti».

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