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La Caletta, le prospettive del porto nel convegno organizzato da Posada protagonista

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LA CALETTA – In fondo alla sala conferenze del circolo nautico, una cornice custodisce un manifesto del 1987 (era il quinto compleanno dell'associazione). In esso, oltre all'annuncio del 1° Trofeo La Caletta, una regata velica con partenza e arrivo nei pressi del molo di sovraflutto, compare il programma di un convegno dal titolo “Il porto di La Calatta, ruolo e prospettive”. Sono trascorsi 29 anni e i quesiti paiono gli stessi. Sabato 12 marzo si è infatti tenuta una nuova conferenza dal titolo simile: “Il Porto di La Caletta fra passato e presente, nuove prospettive”.

La novità di questi ultimi mesi è rappresentata dalla decisione congiunta delle amministrazioni di Siniscola e Posada in merito all'esternalizzazione della gestione del porto stesso. Da qui l'idea del gruppo posadino di minoranza, Posada protagonista, di tornare a parlarne a seguito del Consiglio comunale del 18 febbraio.

All'incontro, coordinato da Giorgio Fresu (consigliere comunale posadino e componente delle commissioni Anci “Città portuali” e “Turismo e demanio marittimo”) e aperto dai saluti dei sindaci dei due Comuni e del presidente del Circolo nautico Angelo Picasso, hanno dato il proprio contributo cinque relatori: il docente scolastico Antonello Pipere («Il porto di La Caletta, una vocazione storica alla portualità»); il docente universitario Massimiliano Piras («La legislazione in materia portuale, punto di svolta o continuità sostanziale»); l'avvocato e consigliere comunale posadino Marcello Costaggiu («L'esternalizzazione dei servizi portuali a La Caletta nelle esperienze precedenti»); il capogruppo di Posada protagonista e presidente regionale Confapi Mirko Murgia («La gestione privata del porto, quali opportunità?»).

Alla conferenza era previsto anche l'intervento di Franco Cuccureddu («Prospettive del turismo nautico in Sardegna»). Al posto del sindaco di Castelsardo, nonché presidente della Rete dei porti della Sardegna, è intervenuto Igor Tusacciu, responsabile amministrativo della Marina di Porto Rotondo Srl (del gruppo Molinas). Presente anche una delegazione di studenti del Nautico, accompagnati dal dirigente scolastico prof. Vincenzo Di Giacomo.

A seguito degli aspetti già emersi durante il Consiglio comunale del mese scorso (nel quale Murgia aveva citato alcuni dati secondo i quali «su 62 porti turistici italiani, quello di La Caletta si posiziona al 57mo posto»), e del raffronto con la realtà portorotondina (che «con 700 posti barca come a La Caletta, vanta un fatturato di 10 milioni di euro, 3 milioni dai soli servizi»), il consigliere comunale posadino ha posto sul tavolo alcune questioni che vanno «oltre la gestione degli ormeggi e dei servizi essenziali (acqua, luce elettrica, guardiania, servizi logistici etc.)».

Per Murgia occorre puntare su una gestione complementare dei servizi che coinvolga le attività presenti «ma dietro una regia che solo un gruppo consolidato, competente ed esperto può dare. Occorre una gestione commerciale del porto e, per colmare il divario con altre realtà che fanno parte della Rete dei porti, occorre puntare sul marketing. I diportisti devono trovare nel porto tutto quel che serve loro». Citato il “Progetto cambusa” proposto dall'Assonautica del nord Sardegna: «Attraverso una app il diportista chiede determinati prodotti tra quelli che il territorio produce e, non appena arrivato al porto, gli vengono consegnati».

Un'idea, quella di affidare la gestione del porto a privati con esperienza nel settore, che pare stridere con quanto affermato dal sindaco Celentano durante i suoi saluti introduttivi. Per il primo cittadino di Siniscola, in riferimento alle perplessità e alle critiche paventate nell'ultimo periodo dalle sue opposizioni consiliari, «non è vero che con l'esternalizzazione della gestione non ci sarà spazio per le persone del posto. Chiedo ai giovani – ha aggiunto – di organizzarsi e di costituirsi in impresa, faremo un bando su misura».

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