Sabato mattina l’Ordine Regionale dei Geologi ha organizzato una giornata di aggiornamento professionale riservata ai propri iscritti con lo scopo di approfondire la conoscenza degli acquiferi carsici del Montalbo e del Supramonte. Un incontro-escursione che, iniziato nel territorio comunale di Lula, ha fatto tappa anche a Fruncu 'e Oche. La sorgente, secondo Francesco Murgia (relatore della giornata di studi) e Davide Boneddu (presidente dell’Ordine), è attualmente utilizzata in modo non ottimale per il soddisfacimento dei bisogni delle popolazioni servite.
Secondo Murgia, «quello della valorizzazione delle risorse idriche di natura carsica, considerate le loro potenzialità d’uso, è un tema strategico per la pianificazione di un servizio d’approvvigionamento idrico realmente efficiente. Il potenziamento dell’approvvigionamento idrico dalle purissime fonti carsiche della Sardegna, peraltro, è un tema che non può essere disgiunto dalle esigenze di tutela di questi delicati acquiferi, per la cui salvaguardia il lavoro dei geologi deve considerarsi assolutamente indispensabile ed imprescindibile».
«In Sardegna – ha aggiunto Boneddu – l’80% delle risorse idriche per usi civici è garantita dalle acque superficiali, solo il 20% da quelle sotterranee, un bilancio diametralmente opposto alle altre regioni d’Italia. Le acque sotterranee, opportunamente studiate considerati i delicati equilibri che le regolano, ed eventualmente utilizzate, possono certamente fornire, ad esempio in fasi di anomalie climatiche come quella che stiamo attraversando, un valido supporto nella fruizione di quel bene primario qual è appunto l’acqua».