Partecipa a SiniscolaNotizie.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Acque carsiche del Montalbo, il Psi: «Avanti con la sperimentazione, fronte comune affinché la Regione eroghi il finanziamento». L'assessore Bellu: «Non escludiamo l'ipotesi a priori, ma è un progetto a lungo termine»

Condividi su:

«I socialisti di Siniscola, congiuntamente ai propri rappresentanti istituzionali, esprimono apprezzamento sul contributo pubblico dato dall’Ordine dei Geologi della Sardegna». È quanto sostenuto dal coordinamento locale del Psi, uno dei partiti che reggeva l'architettura della vecchia maggioranza, in merito alla giornata di aggiornamento professionale tenutasi sabato mattina con lo scopo di approfondire la conoscenza degli acquiferi carsici. L'utilizzo delle acque sorgive carsiche del Montalbo, che per il Psi «potranno giocare un ruolo strategico, sia per quantità che per qualità, al fine di soddisfare il fabbisogno idrico della popolazione di Siniscola», è stato un cavallo di battaglia della compagine che ha governato nella legislatura appena trascorsa.

«Lo studio dei delicati equilibri degli acquiferi – prosegue la nota – è la via maestra per giungere a risultati scientifici tali da consentire la valorizzazione delle risorse idriche di natura carsica. Gli studi già eseguiti sull’utilizzo dell’acqua della conca di Locoli, vanno in questa direzione. Non c’è nessuna volontà di compiere attentati all’ambiente o di provocare disastri, si tratta di utilizzare al meglio le ampie risorse idriche presenti, che durante l’inverno disperdendosi a mare, creano anche fenomeni di dissesto idrogeologico. Occorre, invece, saper mettere da parte ogni pretestuosità ed adoperarsi per sollecitare ulteriormente la Regione per l’erogazione del finanziamento, finalizzato alla realizzazione delle sperimentazioni necessarie a tal uopo. Su questo, riteniamo che si possa far fronte comune. Il confronto si è riaperto, ma sappiamo anche attendere per confrontarci sulle proposte del Sindaco e dell’amministrazione».

Sulla questione si è espresso anche l'attuale assessore dell'Ambiente e della Pianificazione del territorio, Antonio Bellu. «L'utilizzo delle acque carsiche non è un'ipotesi che possiamo scartare a priori ma, come sostenuto dal presidente dell'Ordine Boneddu, abbiamo a che fare con delicati equilibri. Occorre una lunga e approfondita fase di studio prima di poter dire che si può intervenire in tale direzione. Dobbiamo valutare tutti gli aspetti sul fronte ambientale. Se andrà in porto sarà un progetto di lungo periodo e occorrerà coinvolgere studiosi universitari anche sulla base delle risorse che la Regione metterà a disposizione. Per questo noi stiamo valutando anche altre alternative».

Una di queste è relativa alla raccolta delle acque sorgive di Fruncu 'e oche in eccesso durante il periodo invernale: «È chiaro – ha proseguito Bellu – che non possiamo realizzare un lago a valle, ma si potrebbe optare per un sistema di vasche dislocate per raccogliere l'acqua e convogliarla nella rete con delle pompe».

 

 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook