Non si placa il dibattito tra i protagonisti della politica locale a seguito dell'inaugurazione della nuova scuola media di La Caletta. Alle prime dichiarazioni degli esponenti della Giunta avevano fatto seguito gli interventi dei rappresentanti delle opposizioni (Zente Nova/Ups, centrosinistra e “consiglieri indipendenti”), critici in merito alla paternità dei lavori eseguiti.

«Non avevo nessuna intenzione – ha replicato il vicesindaco Marco Fadda - di rispondere ad una polemica evidentemente inutile, sterile e denigratoria nei miei confronti. Quanto è stato dichiarato mi lascia basito; è evidente che l’italiano sia uguale per tutti e quindi di poche interpretazioni. Ho solo detto che era per noi “motivo di orgoglio e di soddisfazione aver mantenuto le promesse fatte prima in campagna elettorale e, poi, nei primi mesi di mandato. Avevamo rassicurato insegnanti, alunni e genitori che per il primo giorno dell’anno scolastico la scuola sarebbe stata aperta”. È chiaro che in queste parole non c’è nessun intenzione di prendersi nessun merito per la realizzazione della scuola ma si esprime orgoglio per aver mantenuto le promesse fatte alla popolazione».

In riferimento ai meriti, Fadda ha inoltre aggiunto che «ci sarebbero stati nel caso in cui la scuola fosse stata realizzata a seguito della ricerca e del recepimento di un finanziamento regionale o europeo non sicuramente andando a gravare sulle tasche dei siniscolesi con la stipula di un mutuo».

Chiamati in causa anche i precedenti amministratori in merito all’area pubblica occupata da privati: «Sono stati gli stessi possessori – ha asserito il vicesindaco – a dichiarare che non si sono mai presentati per trovare una soluzione. Se questo fosse successo la situazione sarebbe stata risolta già da anni. Su questo, la vecchia amministrazione non ha nessun merito, anzi ha il demerito di essersi sempre disinteressata di un bene comunale».

In conclusione l'invito rivolto «a tutte le forze politiche»: «rileggetevi le dichiarazioni del sottoscritto, ma soprattutto portate avanti una politica costruttiva e non demagogica, priva di contenuti e dannosa per i siniscolesi».