Revocata l'ordinanza n. 72 del 2 settembre relativa al divieto di utilizzo dell'acqua a scopo potabile proveniente dal potabilizzatore di Fruncu 'e Oche. Lo ha annunciato il vicesindaco Marco Fadda attraverso l'ordinanza n. 94 emanata in data odierna. Nella stessa giornata di oggi, attraverso una comunicazione della Asl, sono stati infatti assunti al protocollo i prelievi dell'Arpas eseguiti martedì 22 novembre presso cinque rubinetti dislocati nel territorio: uscita potabilizzatore Fruncu 'e Oche; uscita deposito Galleria (nei pressi della Madonnina); allaccio poliambulatorio di via Napoli; campo sportivo di via Sardegna; cartolibreria Giumar.
«I parametri chimici e microbiologici – si legge nella comunicazione inviata dal Sian/Asl – sono risultati nella norma, pertanto l'acqua di tutta la rete idrica dell'abitato di Siniscola è idonea per tutti gli usi previsti dalla legge».
Sul tema è intervenuto anche il gestore del servizio idrico. Per Abbanoa «Siniscola e Posada» sono «interamente alimentate dalla sorgente di Fruncu 'e Oche. Le abbondanti piogge degli ultimi giorni hanno ripristinato la portata dell'importante fonte».
L'amministratore unico Alessandro Ramazzotti ha ribadito che nei due centri «torna l'acqua di qualità»: «Già da oggi i tecnici di Abbanoa hanno potuto finalmente disattivare del tutto i rifornimenti di acqua grezza del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale per i due centri della Baronia: acqua proveniente dall'invaso Maccheronis di pessima qualità tanto da non poter essere pienamente potabilizzata dagli impianti di trattamento presenti nel territorio. Oggi il Comune di Siniscola ha revocato l'ordinanza di potabilità. Si attendono ora i risultati sulla risorsa idrica distribuita a Posada che potrà procedere ugualmente con la revocatio dei provvedimenti di limitazione».
Annunciate da Abbanoa anche alcune novità in riferimento al nuovo acquedotto: «Abbiamo già avviato gli investimenti per risolvere definitivamente i problemi di approvvigionamento sia nell'Alta Baronia che nella Bassa Gallura grazie alla realizzazione del nuovo acquedotto di Torpè per il quale il Gestore unico sta investendo più di venti milioni di euro dei fondi Cipe 27/2015. Nei mesi scorsi sono state aggiudicate le due gare d'appalto. Il primo riguarda la dorsale centrale che andrà dall'invaso del Maccheronis, dove sarà realizzato il potabilizzatore (appalto già aggiudicato con un investimento di oltre dieci milioni) al partitore (diramazione) in località di Monte Idda. Il secondo appalto riguarda la dorsale centrale, che sarà collegata al partitore di Monte Idda, e si estenderà lungo la fascia costiera dalla località Cuccuru e Janas a Siniscola fino al partitore di Limpiddu in territorio di Budoni. Le condotte saranno realizzate con soluzioni innovative che consentiranno di gestire in modo efficiente la distribuzione della risorsa idrica sia della sorgente di Fruncu e Oche sia quella potabilizzata dal Maccheronis».
L'impianto di potabilizzazione che alimenterà l'acquedotto «avrà una capacità di produzione di 390 litri al secondo tale da soddisfare l'esigenza sia della linea costiera sud (direzione Siniscola) sia quella nord (direzione San Teodoro). La filiera di trattamento, progettata per offrire il massimo della flessibilità, consentirà di far fronte agli andamenti stagionali della popolazione risolvendo definitivamente tutti i problemi di potabilità e carenza d'acqua attualmente presenti nel periodo estivo».