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Traffico pesante sulla 125 e incarichi e incarichi esterni. Le risposte scritte alle interrogazioni di Posada protagonista

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Posada - Durante il Consiglio comunale del 30 novembre, il sindaco Roberto Tola ha presentato le risposte scritte a due interrogazioni di Posada protagonista.

In riferimento al traffico automobilistico sulla statale 125, i consiglieri Mirko Murgia, Marcello Costaggiu e Giorgio Fresu avevano avanzato alcune problematiche: «si stanno rilevando, quotidianamente, lungo la s.s. 125 eccessi di velocità da parte di veicoli di ogni genere; lungo la medesima s.s. è installata nel ponte, in prossimità dell’ingresso del centro abitato, la segnaletica che vieta il transito ai veicoli con masse superiori alle 35 tonnellate a pieno carico; da diverso tempo, si registrano transiti di mezzi che superano il limite di cui sopra, soprattutto da parte di quelli che provengono dalle cave di Orosei; molti mezzi, che superano il limite delle 35 tonnellate a pieno carico percorrono il tratto della s.s. 125 che attraversa il centro abitato lungo la via Vittorio Veneto, creando evidente pericolo e crescente preoccupazione fra i residenti».

Partendo da ciò sono state avanzate le seguenti richieste al sindaco: «È a conoscenza della violazione del limite di carico? A chi spetta il controllo viario in quel tratto? Ritiene opportuno intensificare i controlli ed, eventualmente, impedire che il traffico pesante, soprattutto per i mezzi che superano le 35 tonnellate, attraversi il tratto di via Vittorio Veneto dall’incrocio con via Gramsci fino all’innesto con la s.s. 131 d.c.n. in prossimità della zona di S. Michele?».

Questa la risposta scritta all'interrogazione:

Non risultano all’ufficio di Polizia Locale, in quanto non rilevati in maniera puntuale, ricorrenti eccessi di velocità da parte di veicoli di ogni genere.

In relazione ai cartelli posizionati al km 268+100 e 268+200 della SS 125 in cui si vieta il transito agli automezzi con massa superiore alle 35 tonnellate si comunica che già nel 2011 l’ufficio di Polizia Locale fece una istanza formale al compartimento Anas della Sardegna affinché si vietasse il transito ai mezzi pesanti, nello specifico i carichi di marmo provenienti dalle cave di Orosei, nel tratto di strada della via V. Veneto.

L’Anas rispose che una tale deviazione era possibile a condizione che il Comune individuasse un percorso alternativo debitamente segnalato con opportuna cartellonistica sulla SS 131, SS 125 e SP 24, da posizionarsi a carico del Comune di Posada.

Il Comune non si attivò allora, in quanto le strade interessate dalla deviazione non erano idonee a sopportare il carico dei mezzi pesanti (circonvallazione nord) ed inoltre si riteneva ingiusto che fosse il Comune a farsi carico dell’onere dell’acquisto e posizionamento della cartellonistica stradale che ammontava a diverse migliaia di euro. Nel 2014, dopo i lavori di ricostruzione del tratto di strada distrutto dall’alluvione del 18 novembre 2013, sono stati posizionati n° 2 cartelli (uno in direzione Olbia e l’altro direzione Posada) che vietano il transito ai mezzi a pieno carico di massa superiore alle 35 tonnellate.

Interrogato sull’argomento l’ufficio di Polizia Locale ha ammesso di non aver notato tali cartelli così come le altre forze dell’Ordine, probabilmente in quanto non sufficientemente visibili e non segnalati nelle altre strade di pertinenza Anas e Provincia. In seguito all’interrogazione consiliare, l’ufficio di Polizia Locale ha inoltrato una istanza al compartimento Anas di Cagliari, dove si chiede copia dell’ordinanza con la quale si autorizza l’apposizione della segnaletica di divieto di transito ed inoltre si chiede il posizionamento di apposita segnaletica con il percorso alternativo.

Tale segnaletica dovrà essere posizionata sulla SS 131, SS 125 ed SP 24, in modo tale che i mezzi interessati sappiano in anticipo del divieto e non si trovino di fronte ai cartelli attuali posizionati esclusivamente nei pressi del ponticello della SS 125 al km 268+100 e 268+200. Relativamente ai controlli viari sul tratto di strada interessato, si precisa che questi spettano oltre che alla Polizia Locale anche alle altre forze dell’Ordine.

Attualmente il Comune di Posada dispone di un solo agente di Polizia Locale e pertanto viene difficile intensificare i controlli, sarà cura del sottoscritto informare le altre forze di Polizia per aumentare il controllo nel tratto di strada interessato dalla presente interrogazione.

La seconda istanza verteva sugli «incarichi professionali di diversa natura» assegnati dalla Giunta «a soggetti esterni all’amministrazione comunale». Murgia, Costaggiu e Fresu hanno citato «recenti disposizioni normative» secondo le quali «tali incarichi vanno assegnati attraverso una procedura di evidenza pubblica». Rilevato anche il fatto che «le amministrazioni devono avere apposito albo per il ricorso alle prestazioni professionali, sia tecniche che legali» e che «il D.Lgs. n.50/2016 ha aggiornato e regolamentato, ex novo, la materia sull’affidamento degli incarichi».

Questa la risposta scritta all'istanza presentata:

Lo scorso aprile è entrato in vigore il Nuovo Codice degli Appalti di cui al d.Lgs. n.50 del 18.04.2016;

Visto l’art.4 del suddetto Codice il quale dispone” l’affidamento dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture deve avvenire nel rispetto del principio di economicità, efficacia, parità di trattamento, pubblicità”;

Richiamati gli articoli del D.Lgs 50/2016;

l’art.36 comma 2 lett.a ) il quale prevede che le Stazioni Appaltanti procedano all’affidamento dei lavori, servizi e forniture di importo inferiore a € 40.000,00 mediante affidamento diretto motivato;

Art.37 comma 1 stabilisce che le Stazioni Appaltanti, fermo restando gli obblighi di utilizzo di strumenti di acquisto e negoziazioni, anche telematici, previsti dalle vigenti disposizioni in materia di contenimento della spesa possono procedere direttamente ed autonomamente all’acquisto di forniture e servizi di importo inferiore ad € 40.000,00;

Viste le nuove guide dell’ANAC “ procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alla soglia di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici;

L’affidamento ed esecuzione di Lavori Servizi e Forniture di importo inferiore ai 40.000,00 euro può avvenire tramite affidamento diretto, adeguatamente motivato, o, per i Lavori, tramite amministrazione diretta.

Gli affidamenti in amministrazione diretta devono essere individuati direttamente dalla Stazione Appaltante, sotto la guida del RUP.

In data 5 ottobre 2016 il Comune di Posada ha provveduto a pubblicare l’avviso per la formazione degli elenchi dei professionisti – Sono arrivate numerose domande, l’ufficio sta ultimando l’istruttoria.

Una volta approvato l’elenco dei professionisti per i servizi di ingegneria ed architettura, , a breve, si attingerà dagli elenchi ai sensi del D.Lgs. n.50/2016 – E’ intenzione dell’Amministrazione lasciare l’elenco aperto fino al 31/12/2016. Gli uffici stanno approntando un Regolamento che verra’ approvato entro il 31/12/2016 contenente le modalita’ di utilizzo dello stesso.

Per quanto concerne i servizi legali pare utile ricordare che in base alla normativa previgente, rinvenibile nel decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i servizi legali erano ricompresi nei servizi elencati all’allegato II B; di conseguenza tali affidamenti erano esclusi.

Al riguardo, la giurisprudenza e l’ANAC distinguevano il conferimento del singolo incarico di patrocinio legale, che configurava un contratto d’opera intellettuale sottratto alla disciplina del codice, dalla attività di assistenza e consulenza giuridica a carattere complesso, che costituiva invece un appalto di servizi.

Con il nuovo Codice dei contratti il legislatore ha definito l’inquadramento giuridico, ponendo fine a diverse interpretazioni anche da parte delle Pubbliche Amministrazioni, classificando i servizi legali come appalti di servizi.(art. 17, comma 1).Per assurdo, potrebbe paventarsi l’ipotesi che una causa venga seguita nei vari gradi, da differenti legali a seconda dell’offerta economica piu’ vantaggiosa ed anche con una diversa linea difensiva. Viene a cadere l’aspetto della fiduciarieta’.

Il nuovo Codice pone la parola fine al dibattito protrattosi negli ultimi anni, in ordine all’esatto inquadramento del singolo incarico di patrocinio legale. Attualmente, anche il conferimento di un singolo incarico legale viene qualificato come appalto di servizi. ( rinnovata qualificazione giuridica)

L’art. 17, comma 1, lettera d), elenca una serie di servizi legali che non soggiacciono all’applicazione delle disposizioni del Codice, tutti gli altri servizi legali non individuati rientrano invece nei servizi di cui all’allegato IX, per i quali trova applicazione il Codice, con alcune differenziazioni in tema di pubblicità.

L’art.35, comma 1, lett. d) del D.Lgs. 50/2016 prevede l’applicazione ai servizi indicati all’allegato IX delle norme del nuovo Codice al superamento della soglia prevista di 750.000 euro e introduce un regime differenziato soltanto per quanto concerne la pubblicazione degli avvisi (art. 142).

Per contro, con riferimento ai servizi legali elencati all’art. 17, comma 1, lett. d), è opportuno tenere presente che l’affidamento dei contratti esclusi (in tutto o in parte) deve comunque avvenire nel rispetto dei principio della pubblicità.

Ne deriva che le amministrazioni sono tenute a definire le procedure di affidamento dei servizi legali di gestione del contenzioso garantendo adeguate forme di pubblicità.

La competenza a promuovere o resistere alle liti è della Giunta – Al Sindaco compete il conferimento della procura alle liti all’Avvocato da incaricare;

Spetterà al Responsabile del settore interessato dal contenzioso adottare il provvedimento dell’incarico;

Negli affidamenti sotto soglia, le Stazioni Appaltanti hanno la facoltà di ricorrere, nell’esercizio della propria discrezionalità, alle procedure semplificate. Le Stazioni Appaltanti dovrebbero indicare, nel provvedimento non solo la procedura semplificata ma anche le ragioni che hanno indotto ad optare per un sistema di affidamento .

Si precisa che gli incarichi legali, reiterati nel 2016, sono incarichi deliberati prima dell’entrata in vigore della nuova normativa, infatti l’incarico precedente atteneva a tutte le fasi e gradi della procedura.

In molti casi il Comune è risultato vincitore della causa e la parte opposta ha provveduto ad impugnare la sentenza a loro sfavorevole. Alcuni Comuni stanno procedendo con l’istituzione dell’ elenco degli Avvocati. L’ufficio comunale sta esaminando una bozza di Regolamento che disciplinerà le modalità degli incarichi legali e verrà portato in Consiglio per l’approvazione nella prima seduta utile.

 

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