Posada – Il Consiglio comunale, riunitosi ieri pomeriggio in prima convocazione, ha approvato la variante urbanistica al Piano particolareggiato della Zona F di San Giovanni e una mozione, presentata dalla minoranza, sulla parità di genere in Consiglio regionale. All'assise non hanno partecipato i rappresentanti di Posada protagonista. Queste le motivazioni contenute in una nota diramata nella mattinata di ieri:

I consiglieri comunali del gruppo “Posada Protagonista”, ancora una volta, evidenziano una totale mancanza di sensibilità istituzionale da parte del sindaco. Dopo i buoni propositi ed un apparente spirito di collaborazione, emersi durante il dibattito in occasione del primo consiglio comunale dell’attuale consiliatura, non è seguito alcun riscontro al riguardo. Anzi, registriamo, sistematicamente, una chiusura totale da parte del sindaco ad ogni forma di legittima richiesta da parte del gruppo di opposizione, che aveva, fin da subito, manifestato apertamente la volontà di sostenere questa maggioranza su tutti gli argomenti ed i provvedimenti di interesse generale per la nostra comunità. Era stato stabilito, inoltre, che i due capigruppo, uno di maggioranza ed uno di minoranza, si incontrassero in previsione della convocazione dei consigli comunali, al fine di stabilire una data ed un orario confacente alle esigenze di tutti i consiglieri comunali, alcuni dei quali, occorre ricordarlo, svolgono attività professionale fuori da Posada. I due capigruppo, come vorrebbe una prassi consolidata e riscontrata anche in altre amministrazioni locali, non si sono mai incontrati, né sentiti. L’ultimo caso si è verificato proprio in occasione del consiglio comunale previsto per oggi. Il sindaco, ben prima che convocasse il consiglio, era a conoscenza dell’impossibilità della presenza in data odierna, per motivi connessi al suo incarico istituzionale, del capogruppo Mirko Murgia, il quale lo aveva informato, della sua assenza, durante un colloquio di qualche tempo fa. Questa è la terza volta che il sindaco rifiuta il rinvio dell’adunanza consiliare. Questo suo atteggiamento non è rispettoso né del ruolo dei consiglieri comunali di opposizione né dei relativi impegni professionali dei medesimi consiglieri. Riteniamo che un giorno di differenza non sia fondamentale per la convocazione del consiglio comunale, mentre, crediamo, sia più utile e corretto garantire la partecipazione di tutti i consiglieri all’assemblea cittadina. Dopo questo ulteriore diniego, pertanto, prendiamo atto del suo atteggiamento e non partecipiamo ai lavori odierni, considerato, anche, che un argomento da noi richiesto, relativo a chiarimenti sull’utilizzo degli usi civici, non è stato iscritto all’ordine del giorno.