Partecipa a SiniscolaNotizie.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Barracelli Siniscola, riaperti i termini per la nomina di componente

I sindaci di Siniscola, Posada, Torpè, Budoni e San Teodoro lamentano «la mancanza di condizioni per la continuazione del servizio»

Condividi su:

Attraverso un avviso pubblico, il Comune di Siniscola «intende procedere alla riapertura dei termini per la nomina di componente della Compagnia Barracellare». Questi i requisiti:

  1. età superiore a 18 anni;
  2. godere dei diritti civili e politici;
  3. non aver subito condanne a pena detentiva per delitto non colposo e non essere stato sottoposto a misure di prevenzione;
  4. non essere stato espulso dalle forze armate o dai corpi militarmente organizzati o destituito da pubblici uffici;
  5. aver assolto alla scuola dell'obbligo o, in caso contrario, di dare dimostrazione di saper leggere e scrivere (si prescinde da questo requisito qualora l' interessato abbia già fatto parte della compagnia barracellare per un periodo non inferiore a tre anni);
  6. essere in possesso dell'idoneità fisica;
  7. potersi validamente obbligare;
  8. avere la residenza nel Comune di Siniscola da almeno tre anni;
  9. non essere consigliere comunale;
  10. possedere riconosciuta esperienza del territorio e dell'ambiente del Comune di Siniscola;
  11. essere disponibile a prestare la propria attività all'interno della Compagnia Barracellare con spirito di servizio e senza remunerazione svolgendo funzioni equiparate ad un'Associazione di volontariato.

Le domande dovranno essere presentate all'ufficio Protocollo entro il 4 febbraio

Nei giorni scorsi i sindaci di Siniscola, Posada, Torpè, Budoni e San Teodoro hanno inviato una lettera al presidente della Giunta regionale e all'assessore degli Enti locali con il fine di rideterminare la ripartizione dei premi alle rispettive compagnie. Stando alle dichiarazioni dei primi cittadini, quanto indicato dalla delibera della Giunta Pigliaru del 6 dicembre 2016 rappresenterebbe «una irragionevole riduzione dei fondi che non potrà consentire l'espletamento delle funzioni».

Chiesto un «ripensamento della decisione al fine di scongiurare sia lo scioglimento delle compagnie, sia l'emergere di una pericolosa situazione di mancanza di controllo e tutela dei nostri territori».

Condividi su:

Seguici su Facebook