Il dibattito sulle temperature nelle aule della scuola media di La Caletta è approdato in Consiglio comunale dopo un propedeutico scambio di opinioni nei social network iniziato sabato 14 gennaio. «E anche oggi – si leggeva in post di Zente Nova – i riscaldamenti della nuova scuola media non hanno funzionato». «C'erano 17 gradi», è stato ribadito da Antonio Satta durante la discussione consiliare, «e ciò è dovuto al fatto che venerdì, come riferitoci dall'ingegner Pau, l'impianto è scattato».
Versione differente, quella della maggioranza. Il vicesindaco Marco Fadda e l'assessora della Pubblica istruzione Angela Bulla hanno ribadito l'assenza di problematiche per il giorno citato. «Ci siamo recati a scuola sabato pomeriggio e domenica: abbiamo riscontrato che l'impianto funzionava. Abbiamo anche contattato alcuni genitori e hanno smentito quanto da voi dichiarato». «Non potevano esserci 17 gradi di mattina – ha sottolineato Fadda – se di pomeriggio ce n'erano 22. Quello in funzione a La Caletta è un riscaldamento a pavimento a bassi regimi. Se si spegne oggi, il calo delle temperature si percepisce non prima dell'indomani».
Parti invece concordi sui disagi di martedì 17. In tale giornata, il consigliere Nino Fronteddu si è recato sul posto per misurare temperature e umidità . Per il compagno di gruppo di Antonio Satta «entrambi i valori non erano a norma. La normativa nazionale impone che nelle scuole la temperatura oscilli tra i 20-22 gradi con un tasso di umidità tra il 45-55%». Nella sua relazione, Marco Fadda ha confermato il blocco dell'impianto il 16 gennaio, lunedì.
Da qui la polemica che ha scandito l'intera discussione sul punto. «Se ci dite – così Satta – che le basse temperature si registrano il giorno successivo ai guasti all'impianto, e se è vero quel che ci hanno detto in merito al blocco di venerdì, non potete dire che siamo bugiardi in merito al freddo in aula percipito sabato mattina. Abbiamo parlato anche noi con genitori e insegnanti; è qui presente il Prof. Silenzi che sabato ha lavorato quattro ore nella struttura».
Per corroborare la tesi della maggioranza, l'assessora Bulla ha mostrato al consigliere Fronteddu le fotografie indicanti i 22 gradi. Ma gli elementi forniti non hanno convinto la minoranza in quanto l'immagine del termostato indicava la data di domenica 15 gennaio. «Stavamo dando per buone le vostre prove – ha aggiunto Satta –, ma non dimostrano che i 22 gradi da voi citati sono di sabato pomeriggio». «Tu dimostraci che sabato mattina ce n'erano 17», ha replicato Fadda.
A seguito dell'alterco e dell'intervento del consigliere Franco Pau (secondo il quale «le temperature si abbassano di 4 gradi quando si aprono le porte durante l'ingresso degli studenti a scuola») è intervenuto il presidente del Consiglio Luigi Flori proponendo «una relazione dettagliata da parte del tecnico per vedere chi ha ragione».
Il giorno successivo al Consiglio, gli esponenti di Zente Nova – Unione per Siniscola hanno effettuato due nuove misurazioni: 16,5° alle 7.53 (con umidità del 59%) e 17,6° alle 14.27 (con umidità del 54%).
«Ci siamo sentiti – ha dichiarato Satta – con l’assessore Marco Fadda, e considerato che ancora oggi (il 19, Ndr) la temperatura all’interno dell’edifico non è adeguata, siamo convenuti sulla necessità di monitorare per alcuni giorni l’impianto, misurare la temperatura e il tasso di umidità nella scuola. Occorre capire se il problema è determinato dal fatto che la centralina esterna, spegnendosi, va in protezione a causa delle infiltrazioni d’acqua durante le piogge, oppure se esiste un problema più strutturale». Parole confermate da Fadda, raggiunto telefonicamente ieri sera.
In previsione per i prossimi giorni la costruzione di una tettoia sopra la centralina esterna.