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Prezzo del latte, oggi la manifestazione a Cagliari. Siniscola aderisce al comitato di crisi proposto da Coldiretti

Proposta di delibera modificata: «La Regione promuova e favorisca l'auto-organizzazione dei pastori, nonché la nascita di un tessuto cooperativo»

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Durante il Consiglio comunale di ieri è stata approvata la delibera attraverso la quale il Comune di Siniscola aderisce al Comitato di crisi sul prezzo del latte proposto da Coldiretti e, come spiegato dall'assessore Antonio Bellu, «dalla corrente politica che fa capo al sindaco di Ollolai, Efisio Arbau». «Non è soltanto una battaglia economica contro gli industriali caseari – ha aggiunto l'esponente della Giunta Farris –, qui c'è in ballo la difesa della cultura sarda».

Diversi i consiglieri che hanno preso la parola. Per Franca Pau «occorre far fronte a tutte le problematiche del settore per evitare che sia un'adesione fine a sé stessa». Per la consigliera di Identità e rinnovamento «la mobilitazione arriva in ritardo».

Dello stesso avviso Lucio Carta. L'esponente Pd ha inoltre lamentato la divisione del fronte della protesta: «Se si è uniti si vince, la Coldiretti scende da sola in piazza e lo fa in modo strumentale, la campagna del latte è iniziata a dicembre».

In riferimento al documento da approvare, Nino Fronteddu ha proposto un'elaborazione autonoma del Consiglio «e non la ricezione di testi stesi da altri»: «Facciamo – ha aggiunto – un documento che sia un reale contributo e non un mero piagnisteo». L'esponente di Zente Nova – Ups si è infine mostrato critico con il governo nazionale («il ministro Martina promise mari e monti») e la stessa Coldiretti («ha le sue responsabilità»). Indicate possibili soluzioni nella differenziazione della produzione e negli interventi sulla viabilità rurale.

Per Antonio Satta «la questione del prezzo del latte è una faccenda privata tra industriali del latte e pastori. Non si può essere per il libero mercato, e io sono per il socialismo, per poi chiedere alla Regione di regolare le storture. Occorre prendere esempio dal movimento operaio e fare le manifestazioni a Thiesi anziché a Cagliari». Il capogruppo di ZN-Ups ha individuato nello sviluppo del cooperativismo la soluzione per «arginare lo strapotere di pochi industriali».

Screzi tra esponenti della maggioranza e il consigliere socialista Antonio Bidoni, in particolare sulla tempistica del dibattito. Il presidente del Consiglio Luigi Flori, introducendo il tema, aveva dichiarato che «l'amministrazione si è mossa ben prima delle sollecitazioni pervenuteci». Ma per il capogruppo di Identità e rinnovamento il «ritardo» evidenziato riguarda l'intera politica agricola del Comune: «Cosa avete fatto in tutti questi mesi?». Sulla questione, il sindaco Gian Luigi Farris ha fatto un excursus delle iniziative estive «per fronteggiare la siccità».

Intervenuti anche due pastori. Domenico Carta ha messo in evidenza quelli che sono i sacrifici del comparto («Essimos cada die fintzas pro mantènnere unu cultura, tenimos dinnitate e petimos de nos pònnere in contu»). Proposta da Giovanni Bomboi una serie di tavoli per affrontare tutte le problematiche del comparto.

Prima di dare lettura del documento modificato sulla base dei punti affrontati nel dibattito, il vicesindaco Marco Fadda ha manifestato la propria soddisfazione «per le indicazioni pervenute dalle opposizioni e dai rappresentanti del mondo della pastorizia presenti in aula».

Questa la parte del testo novellata sulla base del dibattito consiliare e delle indicazioni di Zente Nova – Ups.

La Ras, entro i confini dei propri poteri, metta in campo politiche finanziario-economiche e del lavoro per promuovere e favorire l'auto-organizzazione dei pastori, nonché la nascita di un tessuto cooperativo: da una parte col fine di rompere il monopolio de facto e l'egemonia di pochi industriali sul mercato del latte; dall'altra per creare un brand che qualifichi il “made in Sardegna” sul mercato nazionale e internazionale e, altresì, l'apertura dei canali commerciali dal quale le poche cooperative esistenti sono escluse.

Modificata anche la premessa citando l'insieme delle «associazioni di categoria rappresentanti il mondo agricolo sardo».

 

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