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Crisi del latte, Bellu: «Compiuto un primo passo nella giusta direzione». Farris: «Al fianco dei pastori». Coldiretti: «Grazie alla nostra protesta stanziati 100 milioni»

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«È stata una manifestazione molto partecipata e contraddistinta dalla forte coesione dei lavoratori delle campagne. Questo è solo il primo passo di una battaglia civile e sono certo che stiamo imboccando il cammino giusto nella direzione della crescita e dello sviluppo del comparto». È quanto dichiarato da Antonio Bellu, assessore comunale dell'Agricoltura, a margine del corteo cagliaritano organizzato da Coldiretti. Stimate cinque mila presenze tra pastori, agricoltori e pescatori.

Presenti anche diversi sindaci. «Siamo al loro fianco», ha dichiarato il primo cittadino Gian Luigi Farris.

Soddisfazione da parte del sindacato dei piccoli imprenditori agricoli: «La protesta dei 5mila pastori della Coldiretti – si legge nel comunicato diffuso ieri – ha già portato all'atteso sblocco di 100 milioni di euro di pagamenti comunitari dovuti alle imprese agricole ed allevamenti della Sardegna entro febbraio ma anche un pacchetto di aiuti per il settore ovicaprino di 6 milioni destinato per oltre il 50% alla Sardegna e il via libera all'acquisto di Pecorino DOP per almeno 4 milioni di euro da destinare ai poveri indigenti annunciati dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina».

Rimane aperta la questione del prezzo del latte: «Dalla mungitura quotidiana di una pecora – prosegue la nota di Coldiretti – si ottiene in media un litro di latte che viene pagato oggi al ribasso appena 55 centesimi rispetto ad 1 euro di fine campagna 2015. Una elemosina che non copre neanche i costi di allevamento e di alimentazione e spinge alla chiusura i 12mila allevamenti presenti nell'Isola. In Sardegna si trova il 40% delle pecore allevate in Italia che producono quasi 3 milioni di quintali di latte destinato per il 60% alla produzione di Pecorino romano (Dop), ma riconosciti dall'Unione Europea ci sono anche il Fiore Sardo Dop e il Pecorino Sardo Dop».

 

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