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Rateizzazione debiti tributari ed extratributari. L'approvazione del regolamento durante il prossimo Consiglio

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Sarà una prossima seduta consiliare ad approvare il «regolamento comunale per la concessione delle rateizzazioni applicabili ai debiti di natura tributaria ed extra-tributaria». Il punto in questione faceva parte dell'agenda dei lavori del 20 aprile scorso ma a seguito di una lunga discussione, dell'interruzione dei lavori (finalizzata alla ricezione di alcuni emendamenti) e della proposta di rinvio avanzata da Lucio Carta (con l'obiettivo di arrivare a una votazione favorevole unanime), l'argomento è stato rinviato alla conferenza dei capigruppo di lunedì scorso, passo propedeutico alla successiva deliberazione assembleare.

Questo il piano di ammortamento a rate costanti (per un periodo massimo di 24 mesi e un versamento minimo mensile fissato a 33 euro) previsto nella bozza presentata:

  • un massimo di tre rate per debiti dai 200 ai 500 euro;
  • un massimo di 5 rate dai 501 ai 2mila euro;
  • un massimo di 8 rate dai 2.001 a 3mila euro;
  • un massimo di 12 rate da 3.001 ai 5mila euro;
  • un massimo di 24 rate dai 5.001 ai 25mila euro.

Stabilito anche un tetto Isee di 7mila euro al di sopra del quale «non può essere concessa la rateizzazione».

I dati, illustrati in aula dall'assessora Paola Pipere, non hanno convinto le opposizioni.

In riferimento al numero di rate sono state proposte differenti alternative: Lucio Carta (Siniscola insieme) e Nino Fronteddu (Zente Nova-UpS) hanno indicato una rateizzazione fino a 60 mesi per le cifre più alte, anche in riferimento alle «120 del Comune di Nuoro».

Sul tema dei requisiti, Franca Pau (Identità e rinnovamento) ha suggerito di aggiungere una serie di «limiti soggettivi legati a gravi disagi economici non documentabili attraverso un indicatore relativo all'anno precedente». Citato l'esempio della «malattia del padre di famiglia o di un altro componente del nucleo».

Fronteddu ha aggiunto che «l'Isee non rileva altri eventuali indebitamenti». Su questo punto Pipere ha risposto indicando le possibilità sancite dall'articolo 7.4: «Il funzionario responsabile di ciascun tributo o entrata può derogare alle disposizioni del presente regolamento con opportuna e motivata documentazione».

«Sottolineo – ha risposto Antonio Satta (Zente Nova-Ups) – la necessità di un regolamento che non lasci discrezionalità a nessun funzionario sull'applicabilità o meno delle agevolazioni. Il cittadino deve essere posto davanti a un trattamento paritario garantito e non deve trovarsi in soggezione».

Il nuovo articolo 7 prevede ora una possibilità di deroga su «esplicita richiesta del contribuente» appartenente a una «famiglia monoreddito». L'interessato dovrà presentare una documentazione idonea a comprovare gli stati di necessità quali la «malattia grave di uno dei componenti del nucleo familiare», il «decesso del capofamiglia», la «perdita della fonte di reddito».

Questo il piano di ammortamento che dovrà essere approvato in Consiglio:

  • un massimo di quattro rate (sempre non inferiori ai 33 euro) per debiti dai 200 ai 500 euro;
  • un massimo di 8 rate dai 501 ai 2mila euro;
  • un massimo di 12 rate dai 2.001 a 3mila;
  • un massimo di 36 rate da 3.001 a somme superiori.

In riferimento al tetto massimo Isee si passa da 7 a 10mila euro.

Sul tema è intervenuto il sindaco Gian Luigi Farris. «Dopo la “definizione agevolata” con conseguente rottamazione delle cartelle che avevano per oggetto le ingiunzioni di pagamento sui tributi casa, rifiuti urbani, suolo pubblico e pubblicità – ha dichiarato il primo cittadino –, vogliamo dare un'ulteriore possibilità alla cittadinanza che ha sempre più difficoltà, essendo venuto meno il lavoro, ad adempiere agli obblighi tributari a cui sfuggono diversi morosi senza colpa alcuna».

«Un passo avanti – ha aggiunto Farris – è stato già fatto. Ora mi auguro che alla prossima seduta si possa discutere in un clima sereno e proficuo per trovare la soluzione migliore per la Comunità e per il cittadino in difficoltà. Prenderemo atto di tutto ciò che, nelle nostre possibilità previste dalla Legge, possa essere di sollievo al cittadino e ci fa piacere che un altro importante obiettivo verrà raggiunto dall'amministrazione comunale. Era nostra intenzione – conclude la nota – portare un regolamento che fosse alla portata di più persone, consci del fatto che mettere ulteriori paletti significasse restringere il campo di possibilità. Immaginiamo quanto possa essere difficile per un cittadino dimostrare il proprio stato di difficoltà e non vogliamo che nessuno si senta umiliato per questo: le richieste saranno vagliate nel rispetto del principio di imparzialità e nella massima riservatezza degli uffici di competenza».

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