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Le poesie del Prof. Camarda chiudono il 25mo anno accademico dell'Ute

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Termina con la conferenza odierna il venticinquesimo anno accademico dell'Università della terza età presieduta da Antonio Murru. Per l'occasione sarà presentato il libro del Prof. Ignazio Camarda dal titolo “Custa bella de ervas familia e de animales”. Il volume raccoglie una serie di poesie «in limbazu oranesu con testo italiano a fronte».

Per Camarda, come spiegato da Murru, «le varie forme dialettali non possono essere abbandonate, ma devono essere usate tranquillamente e coltivate come tutte le varianti botaniche presenti nella nostra isola e che rappresentano la profonda ricchezza e la immensa biodiversità che caratterizza la Sardegna».

Camarda, già docente di Botanica Sistematica presso l'Università di Sassari, «ha scoperto nella maturità questo suo particolare interesse allo scrivere in sardo. Come tanti nei vari paesi della Sardegna, pensava di tenere nel cassetto queste sue creazioni poetiche fino a quando i colloqui con altri colleghi dell'Università non lo hanno portato a discutere di varianti della stessa lingua presenti molto spesso anche in altre parti del mondo».

«Profondo conoscitore dell'isola – ha aggiunto Murru –, Camarda ha trascritto in questi versi il suo pellegrinare di naturalista. Il suo sguardo amorevole di studioso si è trasformato in ricchezza di versi a descrivere le piante, i fiori e gli animali, che hanno popolato le sue cartelle di professore e hanno influenzato la sua vena artistica. Di sicuro in queste poesie emergono gli stati d'animo di una vita lontana nel tempo, quando la fatica delle braccia e la forza degli animali erano gli unici attrezzi per assicurarsi la possibilità di sopravvivenza. In tante poesie è facile cogliere questo desiderio di ritorno alla semplicità di un faticoso lavoro e alla normalità dei rapporti umani che si intessevano senza tante soprastrutture».

Ma, come spiegato da Murru, «non è questa l'unica fonte delle sue poesie. Vi è sempre presente l'impegno civile che caratterizza la sua opera, lo sguardo disincantato eppure sagace con cui descrive l'abbandono delle campagne, gli incendi che le hanno devastate, la morte dei boschi e la desertificazione di molti paesi dell'interno. Entra, come un sogno, il desiderio di una ricomposizione ecologica delle campagne e dei paesi, la possibilità di ricreare un nuovo equilibrio che faccia risorgere la vita animale e naturale e in cui l'uomo si possa inserire di nuovo come componente essenziale e rispettosa del tutto».

Ricordata dal presidente Ute la fatica editoriale del professore dal titolo “Ambiente e flora del Monte Albo”. «Risalente al lontano 1984 è il primo libro in assoluto dedicato a Siniscola. Ancora oggi è un punto di riferimento per chi voglia veramente conoscere il nostro Monte».

Sarà lo stesso Murru, insieme a Pietro Bellu, a leggere alcune poesie del Prof. Camarda. L'autore dialogherà con il fotografo naturalista Domenico Ruiu.

Appuntamento alle 18.00 presso l'Auditorium “Mirella Fenu” della Biblioteca comunale.

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