Partecipa a SiniscolaNotizie.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Accertamento e riscossione Imu 2012, interpellanza delle opposizioni sulla procedura di affidamento del servizio di assistenza e supporto

Condividi su:

Presentata dai consiglieri di opposizione un’interpellanza relativa alla «procedura di affidamento del servizio di assistenza e supporto all’ufficio tributi per l’accertamento e la riscossione della componente Imu anno 2012».

Nel documento, letto da Lucio Carta durante l’ultima seduta consiliare, si ricorda come l’affidamento sia stato effettuato alla luce dell’articolo 36.2.a del decreto legislativo n. 50 del 18 aprile 2016. Tale articolo prevede l’affidamento diretto per importi inferiori a 40mila euro «a condizione che – sostengono le opposizioni – tale provvedimento sia adeguatamente motivato e che siano esplicitate le ragioni della scelta del fornitore del servizio. In particolare occorre dare ampia motivazione sulle attività poste in essere dal soggetto affidante finalizzata all’accertamento del possesso da parte dell’impresa di quei particolari requisiti tecnico-professionali che possono determinare questa scelta».

Secondo le minoranze, «alcuna valutazione, né indagine, risulta che sia stata fatta relativamente alla procedura messa in atto per l’affidamento, tale da ingenerare sospetti di particolari “contatti diretti”, dal momento che non risulta che la ditta “prescelta” sia dotata di particolari requisiti di ordine tecnico, economico, finanziario».

Citati «seri dubbi circa la non trasparenza del sistema di affidamento utilizzato che, volutamente – è quanto asseriscono i consiglieri –, è stato contenuto (stimato) in € 39.500, ben a conoscenza che i costi effettivi che dovrà sostenere l’ente saranno abbondantemente superiori al valore stimato».

Nelle considerazioni finali si ritiene «errato il valore stimato dei costi ai fini dell’affidamento». Oppure – proseguono – «è errato il valore di recupero posto in bilancio che, si ricorda, è stato stimato in oltre € 622.000 e che comporterà il riconoscimento di un aggio complessivo in favore dell’affidatario di € 132.000, oltre Iva, oltre ad un ulteriore aggio del 9% a remunerazione della riscossione coattiva per la quale attività non risulta che la “ditta prescelta” sia abilitata non possedendo la necessaria iscrizione all’albo nazionale».

Chiesta a tal fine la «revoca dell’affidamento dell’incarico alla società prescelta».

Condividi su:

Seguici su Facebook