Su 29 punti di prelievo censiti, soltanto cinque località presentano delle criticità in termini di inquinamento sulla base dei valori limite per balneazione indicati da un decreto ministeriale del 2010: Valledoria (“inquinato”), Alghero, Bosa, Fluminimaggiore e Tortolì (“fortemente inquinato”).
Tra le marine “entro i limiti” quelle alto-baroniesi di Siniscola e Posada. I prelievi effettuati il 15 giugno scorso, rispettivamente presso la foce del rio Siniscola e la spiaggia di San Giovanni, mostrano che gli enterococchi intestinali sono al di sotto della soglia di 200 UFC/100 ml e quella di 500 UFC/100ml per quanto riguarda l’Escherichia Coli maggiori di 500 UFC/100ml (valori oltre i quali scatta la classificazione tra i mari inquinati).
«I prelievi e le analisi di Goletta Verde – è quanto si legge nel comunicato stampa di Legambiente – vengono eseguiti dai tecnici che anticipano il viaggio dell’imbarcazione a bordo di un laboratorio mobile attrezzato. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nel laboratorio mobile lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, pH, conducibilità / salinità). Le analisi chimico-fisiche vengono effettuate direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo. Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai chilometri di costa di ogni regione».
Soddisfazione da parte de sindaci del comprensorio marino della Baronia di Posada, già classificatosi terzo nella graduatoria generale delle cinque vele (graduatoria pubblicata nella guida “Il mare più bello 2017” redatta Legambiente e Touring club).
«Molto da fare – prosegue la nota di Legambiente – sul fronte dell’informazione ai bagnanti. La cartellonistica in spiaggia è ancora troppo scarsa, nonostante da tre anni sia scattato l’obbligo per i Comuni costieri di apporre pannelli informativi circa la qualità delle acque. Rispetto ai 29 punti monitorati dai tecnici, soltanto in tre (Castelsardo, Oristano e Sant’Anna Arresi, Nrd) i tecnici hanno potuto riscontrare la presenza di questi cartelli che hanno la funzione di divulgare al pubblico la classe di qualità del mare (in base alla media dei prelievi degli ultimi quattro anni), i dati delle ultime analisi e le eventuali criticità della spiaggia stessa».