Dopo quasi tre mesi trascorsi dal disastro Cleopatra, a Posada i disagi continuano a permanere. Così, il 4 febbraio, diversi cittadini hanno costituito un Comitato «per salvaguardare il paese dai danni causati dall'alluvione». La SS 125 è ancora in dissesto con numerose ripercussioni: «Non sono ancora iniziati i lavori di rifacimento; la strada interrotta causa molti danni economici alle aziende e agli operatori di Posada, obbliga i cittadini a compiere lunghi percorsi e la frazione di Sas Murtas è tagliata fuori, oltre al ponte di Lucchette distrutto dall'alluvione di oltre 4 anni fa e tutt'ora in rifacimento. Questa interruzione mette a rischio anche la stagione turistica. E non bisogna dimenticare tutti i proprietari di terreni che hanno subito danni ai loro orti e frutteti, alcuni di questi ancora inagibili per scorie inquinanti che non possono essere eliminate se non dagli enti competenti. A rischio anche la micro-economia derivante dalle coltivazioni ad uso familiare» è la situazione descritta da un membro del Comitato che, di recentissima costituzione, si è attivato immediatamente convocando un'assemblea per martedi 11 alle 18.00, presso l'aula consiliare di Posada, con l'obiettivo di «definire la manifestazione che si svolgerà giovedi 13 in piazza Rockefeller, dove coinvolgeremo tutta la comunità di Posada, comprese le scuole, le istituzioni e ovviamente tutti i liberi cittadini che vogliono partecipare; ma anche i cittadini dei paesi vicini che intendano supportarci e sensibilizzare l'opinione pubblica».
