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18mo rapporto rifiuti, a Siniscola l'83,36% di differenziata nel 2016

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Con l’83,36% di differenziata, Siniscola si conferma nel 2016 come primo centro nella fascia che racchiude i Comuni tra i 10mila e i 30mila abitanti. È quanto emerge dal diciottesimo rapporto regionale redatto dall’Arpas in collaborazione con gli osservatori provinciali dei rifiuti e l’assessorato regionale dell’Ambiente.

L’incremento di percentuale differenziata è inferiore rispetto a quanto emerge dai rapporti precedenti: la crescita dello 0,15% va infatti confrontata con il +3,09 dal 2014 al 2015, con il +3% dal 2013 al 2014 e con il +20% dal 2012 al 2013. Ne consegue che a livello generale sono state perse tre posizioni.

Se nel 2015 il capoluogo altobaroniese (82,23%) veniva sorpassato soltanto dalla Comunità montana del Sarcidano - Barbagia di Seulo (84,83%) e dal Comune di Orosei (86,13%), nell’ultimo rapporto sono cinque le realtà lo precedono: Ussassai (84,10% su 567 abitanti), la Comunità montana del Goceano (84,13% su 11.495 abitanti da ripartire in 9 Comuni), Gergei (84,14% su 1.227 residenti), Mandas (85,53% in riferimento a 2.189 persone) e ancora Orosei (86,72% con popolazione di poco sopra le 7mila unità).

Ma con il suo risultato complessivo, calcolato su 11.537 abitanti, Siniscola si colloca al di sopra della media regionale (59,5%) con un distacco di 23,86 punti. In riferimento alla sua fascia è inoltre l’unico Comune (insieme a Tortolì) a piazzarsi sopra l’80%.

«Questi dati - ha dichiarato l'assessore dell'Ambiente Antonio Bellu – sono la testimonianza di come la maggior parte della popolazione siniscolese abbia a cuore il rispetto dell’ambiente. Il merito è essenzialmente dei cittadini, ma anche della ditta che gestisce il servizio di raccoltà con serietà e professionalità. Noi, come amministrazione, proseguiamo nell’opera di sensibilizzazione nei confronti della popolazione attraverso varie azioni».

Il diciottesimo rapporto indica inoltre i seguenti dati pro capite: su un totale di 374,8 Kg annuale di rifiuti urbani, 312,4 Kg sono riferiti al differenziato e 62,4 Kg all’indifferenziato. «Il pro capite – come si legge nel rapporto – è decisamente contenuto a Siniscola, che pure è comune che risente dei flussi turistici».

Questa la ripartizione delle 3.604,16 tonnellate annue sulla base delle differenti tipologie di materiale differenziato: 1.363,52 di scarto alimentare; 54,48 di scarto verde; 592,90 di vetro; 655,59 di carta e cartone; 458,24 di plastiche; 68,26 di legno (imballaggi compresi); 96,32 di metallo (imballaggi compresi); 111,50 di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche; 40,46 di tessili e abbigliamento; 40 di rifiuti inerti a recupero; 106,50 di ingombranti a recupero; 7,51 di oli e grassi; 8,89 di altri rifiuti e raccolta selettiva.

Il totale prodotto sale a 4.323,62 tonnellate sommando le 719,46 di rifiuti a smaltimento. In riferimento al quadro analitico dei costi abbiamo un totale generale di 2.696.306 euro (2.579.776 euro i ricavi). Ammonta a 234 euro il costo totale pro capite e a 624 euro quello per unità di rifiuto.

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