La maggioranza consiliare di Posada ha risposto all’opposizione in merito all’imposta di soggiorno. «Noto che la minoranza – ha affermato il vicesindaco Giorgio Careddu – disinforma i cittadini. La poca attenzione prestata all’ultimo Consiglio li porta a dire cose inesatte sull imposta di soggiorno, una piccola tassa solo ed esclusivamente a carico del turista che eventualmente soggiorna a Posada ma anche in quasi tutte le località turistiche sarde e del mondo».
«I turisti – ha aggiunto Careddu – dovranno pagare nelle varie strutture ricettive, hotel, b&b, camping, agriturismi, affittacamere e seconde case usate solo ed esclusimante a scopi turistici, cioè case in affitto ai turisti».
Secondo Careddu, «il 98% delle strutture ricettive ha aderito all’iniziativa ricevendo in cambio, dall’amministrazione comunale, un software per la struttura stessa, l’uso delle biciclette gratuito per gli ospiti con la distribuzione delle relative chiavette, la riduzione del biglietto per la visita al castello della fava. Diversi privati che affittano la propria casa sono venuti a regolarizzare la propria posizione con 50 euro forfettari all’anno mettendosi al riparo da eventuali controlli fiscali».
«Ricordo quindi alla minoranza – ha concluso Careddu –, sempre poco attenta, che i cittadini possessori di seconde case o terze non usate a scopi turistici non devono pagare assolutamente nulla. La stessa minoranza cerchi altri argomenti e stia piu attenta in Consiglio comunale quando si affrontano gli argomenti, invece di apparire sulla stampa disinformando i cittadini con continue bugie e disinformazione inadeguata».
