Siniscola avrà la Scuola civica di musica. Attraverso una nota, arrivata in Comune mercoledì 25, la Regione Sardegna ha comunicato la conclusione dell’istruttoria attivata dalla Giunta Farris a seguito dell'interruzione della collaborazione con Orosei. Verificati così i «requisiti di ammissibilità », sono stati fissati per il prossimo 15 ottobre i termini per il «perfezionamento della pratica». A darne notizia è l'esponente dell'esecutivo siniscolese Angela Bulla.
L'istanza, presentata quest'anno, mirava al riconoscimento di una nuova Scuola civica con Siniscola Ente capofila in convenzione con i vicini centri di Posada, Lodè e Torpè. «Ringraziamo le rispettive amministrazioni - ha dichiarato Bulla - per aver creduto come noi a questo importantissimo progetto. Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo traguardo che consentirà agli iscritti di acquisire nuove conoscenze di carattere tecnico, professionale e ricreativo costituendo, inoltre, un'utile base per la prevenzione del disagio giovanile».
Confermata la sede centrale nelle strutture dell'ex casello del Genio civile, a La Caletta. «Una posizione baricentrica - così Bulla - rispetto al territorio dei diversi Comuni e vicina alle sedi delle scuole secondarie di secondo grado».
Nel 2007 il Comune di Siniscola aveva aderito alla Scuola civica di Orosei. Trascorsi dieci anni, esattamente il 31 luglio del 2017, l’assemblea civica oroseina presieduta da Nino Canzano aveva optato a maggioranza per lo scioglimento dell’istituzione con «contestuale passaggio di tutte le attività al Comune». Tra le motivazioni indicate quella di «razionalizzarne il funzionamento».
A seguito di tale decisione, l’amministrazione siniscolese aveva comunicato (attraverso una nota del sindaco Farris, datata 20 ottobre dello stesso anno) l'intendimento di non proseguire la collaborazione, «considerata la difficoltà continuativa e persistente a garantire, da parte del Comune capofila, una comunicazione costruttiva tra gli enti associati e a rispondere efficacemente alle esigenze didattiche».
La Regione Sardegna, come spiegato da Bulla, «concedeva finanziamenti al Comune capofila e solo una quota ridotta veniva assegnata a Siniscola, che comunque sosteneva anche i costi per l'acquisto e la sistemazione degli strumenti musicali, della sede, delle utenze idriche ed elettriche».

