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Annullamento "Notte bianca", la replica dei commercianti di Via Roma: «Siniscola discriminata rispetto alle altre località del territorio»

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Più delle circostanze che hanno portato all’annullamento della “Notte bianca” dell’Estate siniscolese, sono state le «spiegazioni» della maggioranza a scatenare il dibattito pubblico sulla programmazione culturale e sul rapporto tra amministrazione e comitati. Spiegazioni che non sono state accolte con favore dal gruppo di commercianti organizzatori della manifestazione prevista il 13 agosto in via Roma (con tanto di Mamuthones).

Da qui la stesura di una risposta con diverse questioni sollevate. «Non c’è stata un’equa distribuzione dei fondi stanziati – è quanto si legge nell'esordio della nota redatta per l'occasione – per l'Estate siniscolese. Tra i quattro centri del nostro territorio (Siniscola, La Caletta, Santa Lucia e Capo Comino, ndr) il Comune ha speso per il paese una cifra prossima allo zero su circa 60mila euro investiti in eventi».

Il problema, secondo i commercianti di via Roma, non risiederebbe quindi nella scadenza non rispettata nel richiedere un contributo economico al Comune. «L’amministrazione – hanno aggiunto gli organizzatori dopo aver ribadito l’impossibilità di pagare i Mamuthones di tasca propria – ha escluso Siniscola dal circuito finanziario consumando una vera e propria discriminazione rispetto alle altre località. Di conseguenza non sentiamo alcuna colpa per quanto non realizzato. Anzi, riteniamo debba essere l’assessore al Commercio, Spettacolo e Cultura ad assumersi ogni responsabilità e non solo i meriti di eventuali successi. Giudichiamo vile l'attacco che ci è stato rivolto a solo mezzo stampa da chi, in qualità di assessore, dovrebbe tutelarci, magari coinvolgerci e non darci le colpe per nascondere la sua incapacità».

Secondo Fadda, l’amministrazione «ha più volte contattato diversi commercianti di via Roma chiedendo un incontro per poter risolvere la questione ma inutilmente». Ma tale versione è stata contestata: «È stata lei – hanno aggiunto alcuni negozianti – a non farsi più viva. È per questo che chiediamo un faccia a faccia».

«Visto che siamo stati accusati della mancata organizzazione della "Notte bianca" - hanno concluso -, chiederemo la chiusura dell'assessorato competente e ci faremo dare la delega totale per l'organizzazione di tali eventi dato che, secondo la maggioranza, dovremmo esserne propositori, organizzatori e finanziatori. A cosa serve l'assessorato se non è capace di sviluppare progetti di propria iniziativa? Qual è il senso che si intende dare a questo evento? Le persone capaci contano più delle parole e dei populismi».

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