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Alienazioni a Santa Lucia, modificata la precedente delibera di Giunta. Il comitato: «Ora si discuta sull'utilizzo sostenibile del territorio e sul modello di sviluppo che meglio si attaglia al borgo»

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Con delibera 64 del 17 aprile, la Giunta comunale ha modificato il precedente atto dell’esecutivo circa la vendita di terreni di proprietà del Comune di Siniscola (uno dei quali a Santa Lucia) con conseguente revoca parziale dell'avviso di asta pubblica. Questo è quanto si legge nella parte dispositivo:

Con votazione unanime favorevole, espressa nelle forme di legge, (la Giunta, ndr) delibera

di modificare la deliberazione di Giunta Comunale n. 24 del 27.02.2019, concernente l’approvazione del documento di indirizzo contenente il piano delle alienazioni e valorizzazione di cui all' art. 58 del D.L. 112/2008, convertito con Legge n. 133/2008, relativo al bilancio di previsione 2019, limitatamente alla vendita dell’immobile individuato al foglio n. 36, particella n. 2249, denominato “Area B.2.6 – isolato n. 6 – Santa Lucia” (lotto 2), situato in località Santa Lucia di Siniscola, fatta salva l’adozione di apposita variante urbanistica al PUC;

di dare atto che, conseguentemente, si intende annullata la perizia di stima e parte della relazione al piano in cui viene descritta la proposta di vendita dell’immobile individuato al foglio n. 36, particella n. 2249, denominato “Area B.2.6 – ISOLATO n. 6 – Santa Lucia”, situato in località Santa Lucia di Siniscola.

La scelta di vendere il lotto citato era stata contestata dalle opposizioni (che già avevano levato gli scudi per il precedente inserimento di tali terreni nel piano delle alienazioni) e dal comitato “Salviamo Santa Lucia”, attivo in queste settimane con una raccolta firme.

«È un passo indietro – spiega Caterina Carzedda del comitato – ma la speranza è che, ora, la destinazione di quel lotto venga discussa con la popolazione».

A seguito del dibattito consiliare del 10 aprile è emersa l’esigenza di rivedere le destinazioni d’uso del lotto. L’adozione di una variante al Puc citata in delibera prefigurerebbe una svolta in favore di edificazioni a scopo turistico e ricettivo.

Nei giorni scorsi il comitato aveva parlato di «intenti speculativi» e di un «modello turistico basato sulla realizzazione di seconde case atto solo a creare economia sommersa e incapace di operare una redistribuzione di risorse a favore della comunità amministrata».

Sulla nuova delibera, il comitato ha espresso un suo parere articolato nella sua pagina Facebook: «È un atto che potrebbe rappresentare il primo passo per affrontare una discussione articolata sull'utilizzo sostenibile del territorio e sul modello di sviluppo che meglio si attaglia ad un borgo identitario come Santa Lucia. E' assolutamente necessario operare un raffronto responsabile fra i quelli che sono i vantaggi e gli svantaggi della cessione di una porzione pregevole di patrimonio pubblico, sul quale peraltro insiste sia un vincolo forestale che un vincolo idrogeologico, operando una seria valutazione che si inscriva in una politica attenta di tutela del paesaggio e di conservazione del suolo».

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