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Concorso pubblico a Siniscola, «Disabili discriminati». Tra i requisiti è richiesta la patente B

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Scadono domani, ultimo giorno del 2020, i termini per poter partecipare al concorso per la copertura di tre posti di collaboratore professionale amministrativo a tempo pieno e indeterminato per il Comune di Siniscola. Le unità di personale reclutate saranno assegnate a diversi servizi dell’ente.

A far discutere è, però, un punto previsto tra i requisiti, ossia la richiesta della patente B (articolo 2, lettera k). A segnalare la questione è Roberto Porcheddu, ragazzo siniscolese da sempre attivo nella difesa dei diritti delle persone con disabilità: «È assurdo che nel 2020 ci sia ancora poca cura nella scrittura dei concorsi comunali. Con questo bando, di fatto, sono stati esclusi tutti i disabili dalla partecipazione del concorso. E come disabile e cittadino di Siniscola sono veramente schifato da tutto ciò».

La domanda che emerge è la seguente: è davvero necessaria la patente per un posto di collaboratore professionale amministrativo a Siniscola, una realtà urbana con gli uffici concentrati nel centro abitato? È realmente possibile che una persona con disabilità motoria debba essere esclusa a priori da tale opportunità? È stato considerato che le persone con disabilità, sovente, si muovono con modalità alternative, usufruendo ad esempio di un proprio assistente?

In Italia, con il decreto legislativo 216/03, è stata recepita la direttiva del Consiglio europeo 2000/78 in tema di parità di trattamento circa l’occupazione e le condizioni di lavoro. Tale decreto trova applicazione sia nel settore pubblico che in quello privato. In ogni caso il principio dell’uguaglianza sostanziale è sancito ancor prima dall’articolo 3 della Costituzione, al comma 2 («È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese»).

Ma questo concorso ha avuto il suo regolare iter legale. Dunque la discussione si pone in prospettiva per future selezioni.

«Il bando – come afferma l’esponente della Giunta Farris Paola Pipere – è stato redatto seguendo le linee del Regolamento comunale. Per poter togliere quel punto occorre modificare il Regolamento stesso, ma comunque non è semplice fare dei bandi con requisiti separati e, inoltre, c’è la possibilità che l’utilizzo dell’automobile possa essere richiesto a chiunque dei tre assunti».

«Aggiungo solamente che è non è possibile – conclude Porcheddu – che un fatto del genere avvenga in un periodo di crisi come questo dove la gente ha ancora più difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro. Gli enti locali dovrebbero essere più accorti nella scrittura dei bandi al fine di garantire la partecipazione maggiore possibile».

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