Ha preso 1149 voti in meno rispetto a 5 anni fa, la lista “Orgoglio Siniscola” che ottenne 3.204 preferenze pari al 47,50%. Ma i numeri attuali (2055, pari al 34,69% dei votanti) sono sufficienti a fare iniziare la seconda legislatura a guida Farris.

La lista del sindaco uscente (coalizione di centrodestra che questa volta aveva anche il sostegno della direzione provinciale del Pd) ha ottenuto 271 voti in più rispetto alla lista di centrosinistra “La Siniscola che vorrei” guidata dall’ex Forza Italia Anna Grazia Pau (1.784, 30,11%).

Non è possibile un confronto lineare con la lista arrivata seconda cinque anni fa (“Identità e Rinnovamento” di Gian Pietro Gusai, che prese 1522 voti, 22,56%). Alcuni candidati de "La Siniscola che vorrei" hanno fatto parte di quella esperienza (i consiglieri uscenti Antonio Bidoni e Franca Pau e l’ex sardista Tore Guiso); ma ora sono stati accompagnati dal Pd (che la volta scorsa era rappresentato da “Siniscola insieme” di Lucio Carta che conquistò 541 voti, ossia l’8,02%).

I socialisti di Rocco Celentano (la volta scorsa con Gusai) hanno questa volta fatto parte, insieme a Sardigna Natzione e indipendenti, della lista “Il bene Comune” di Amos Mulargia (1.263 voti, il 21,32%), una coalizione quindi più vasta della bicicletta “Zente nova / Unione per Siniscola” (Antonio Satta e Caterina Floris) di cinque anni fa (1.478 voti, pari al 21,91% degli elettori).

La novità di questa tornata è stata rappresentata dal gruppo Giss (“Giovani, innovazione, sviluppo, Siniscola”) guidata da Marcantonio Farris. I ragazzi hanno ottenuto 822 preferenze (il 13,88%).

Da notare l’astensionismo che, dati Eligendo alla mano, è intorno al 45%.

Questa la ripartizione del nuovo Consiglio comunale: 11 seggi per “Orgoglio Siniscola”, due per “La Siniscola che vorrei” e “Il bene Comune”, uno per “Giss”.