Giovedì pomeriggio, presso la Biblioteca comunale di Siniscola, si è tenuto l' incontro dal titolo “Come imparare ad accettare i nostri pensieri, le nostre emozioni e vivere a pieno le nostre vite”, un appuntamento organizzato con lo scopo di approfondire le questioni relative alla terapia cognitivo-comportamentale e a quella basata sull’accettazione e sull’impegno. Hanno portato le loro riflessioni la dott.ssa Chiara Pau (psicologa - psicoterapeuta) e la dott.ssa Domenica Candito (psicologa psicoterapeuta e dipendente dell'Agenzia regionale per il lavoro); assente per sopraggiunti motivi professionali il dott. Angelo Gusai, psicologo psicoterapeuta e libero professionista.
La dott.ssa Candito ha illustrato il ruolo specifico dello psicologo e dello psicoterapeuta in relazione ad altre figure professionali spesso confuse (psichiatra, neuropsichiatra infantile, neurologo) al fine di dare maggiori elementi per orientarsi a partire dai reali bisogni della persona che richiede queste specialità. Ha sottolineato il ruolo e l’apporto scientifico della psicologia anche in altri ambiti non prettamente clinici quali il lavoro, il turismo, la scuola, lo sport e altri. Ma ne ha anche definito le caratteristiche e l’utilità nella quotidianità, e non necessariamente in situazioni patologiche. Ai partecipanti è stato anche somministrato un questionario di autovalutazione sull’assertività/passività/aggressività.
L’intervento della dott.ssa Pau si è invece focalizzato sull’evoluzione del modello cognitivo comportamentale (l'Acceptance commitment therapy) e sulle tecniche elettive di tale approccio (mindfulness, defusion, commitment). L’Act è basata sulla Relational frame theory (Rft), un programma di ricerca di base sulle modalità di funzionamento della mente umana. Questa ricerca suggerisce che molti degli strumenti utilizzati dalle persone per risolvere i problemi conducono in una trappola che crea sofferenza. Il terapeuta con approccio Act propone come obiettivo terapeutico principale l'accettazione di esperienze, emozioni, pensieri e la messa in atto di azioni coerenti con i propri valori personali. L'efficacia del metodo è stata dimostrata contro depressione, fobia sociale, disturbi d’ansia, disturbo ossessivo compulsivo, stress lavorativo, dolore cronico, stress da malattia terminale, disturbo post traumatico da stress, disturbi alimentari, dipendenze.
Nelle parole della dott.ssa Pau «La partecipazione, per quanto non numerosa, è stata molto attiva. Il gruppo di partecipanti ha portato immagini, relative al ruolo dello psicoterapeuta, legate al pregiudizio al quale, ancora, questa figura è accorpata. Di fatto, una delle riflessioni che ha avuto maggior rilievo è stata quella sui benefici della psicoterapia sulla mente umana, in generale, a prescindere dal periodo che questa mente, sempre perfettamente ancorata a un corpo, sta attraversando. Ci teniamo a ringraziare tutto il personale della Biblioteca e i presenti per l’attenzione alle tematiche trattate e per la disponibilità».