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L'ufficio del Giudice di Pace chiude? Per Zente Nova «è una beffa a danno dei cittadini»

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Zente Nova è esplicita: la chiusura dell'ufficio del Giudice di Pace rappresenterebbe «l’ennesima beffa a danno dei cittadini». Era del marzo scorso la notizia che la struttura sarebbe rimasta a Siniscola anche a seguito della riforma delle circoscrizioni giudiziarie. L'allora ministro Orlando parlava di «un coinvolgimento diretto nella gestione del servizio giustizia da parte dei comuni interessati» che si sarebbero dovuti far carico «del reperimento del personale di cancelleria e dei necessari investimenti economici». Ma, come riportato dal comunicato del gruppo di opposizione, «gli impiegati individuati dal Comune e destinati a sopperire ai tagli apportati dalle scelte del Governo nazionale hanno optato verso altre scelte, per cui ora sorge il problema di individuare delle figure qualificate in grado di supportare gli oneri e i carichi di lavoro che quel tipo di servizio richiede». Perciò, senza una soluzione, «tutti i cittadini di Siniscola e dei comuni limitrofi del distretto giudiziario (Posada, Torpé, Lodè, Budoni e San Teodoro) sia in materia di cause civili che penali di competenza del Giudice di Pace, come anche nei ricorsi contro le sanzioni del codice della strada, dovranno andare a Nuoro». «Zente Nova - si legge nella nota - proporrà a tutto il Consiglio comunale, e in particolare alla Giunta, un nuovo sforzo affinché si riapra immediatamente il confronto con tutti i comuni del distretto legale; affinché si individuino le due figure professionali già dipendenti di uno dei suddetti comuni del distretto, in grado di sopperire al vuoto di organico lasciato dal trasferimento di quelli ministeriali; affinché un presidio importante e utile rimanga nel territorio». L'argomento sarà anche discusso nel prossimo consiglio comunale previsto per martedì 29 luglio.

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