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Emergenza acqua non potabile: oltre ai trialometani anche parametri microbiologici fuori norma

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Non è trascorso molto tempo dall'ordinanza di non potabilità emessa dal Sindaco a causa dei trialometani fuori norma. La situazione, divenuta ormai insostenibile per la popolazione, prosegue. E ora, all'anomalia dei trialometani si affianca quella del parametro microbiologico, come evidenziato dai risultati comunicati dall'ARPAS di Nuoro. «l’acqua non è idonea per l’uso potabile ed alimentare in tutta la rete idrica del Comune di Siniscola, con esclusione delle zone servite dalla Sorgente di Fruncu 'e Oche» si legge nella nuova ordinanza emessa il 19 agosto. Sono numerosi i cittadini che esprimono preoccupazione e malcontento. Il 2013 ha visto l'emissione di 18 ordinanze di non potabilità, 10 delle quali collegate al valore anomalo dei trialometani, sottoprodotti della clorazione che possono avere effetti sfavorevoli sulla salute. La maggior parte dei trialometani (tra i principali si ricordano cloroformio, bromodiclorometano, dibromoclorometano, bromoformio), essendo volatile, può passare nell’aria dopo la formazione. È dunque possibile essere esposti anche per via inalatoria, ad esempio durante la doccia o le pulizie domestiche.
Le perplessità dei residenti sono numerose: «Vorrei sapere quale criterio viene adottato per la distribuzione dell'acqua proveniente dalla diga di Torpè, nella quale confluiscono non solo acque piovane ma anche reflue provenienti da paesi a monte, e a quale criterio si fa invece riferimento per la distribuzione dell'acqua del Montalbo (Fruncu 'e Oche, ndr): quanta acqua sorgiva viene distribuita da noi prima che parta verso S. Teodoro?» si domanda un cittadino consapevole della purezza della risorsa carsica ma anche dei rischi derivanti dall'assunzione di acqua fuori norma e, per questo, preoccupato come molti altri abitanti circa l'impatto sulla salute.
La questione della distribuzione dell'acqua, in parte dall'invaso di Torpè e in parte da Fruncu 'e Oche, è stata inoltre oggetto di acceso dibattito nel recente passato. Il consigliere Nino Fronteddu aveva avuto modo di spiegare – durante un'assemblea contro il caro bollette di Abbanoa – il perché dell'approvvigionamento dal Maccheronis: «il Consorzio di Bonifica (gestore dal 1997, Ndr) aveva presentato un'offerta molto bassa e per rientrare non poteva erogare l'acqua di Fruncu 'e Oche». Abbanoa, subentrata al Consorzio, ha ereditato la situazione senza però modificarla. Fronteddu in quella stessa assemblea rivendicò la proposta - non accolta - fatta alla maggioranza dell'epoca di modificare il contratto per garantire l'approvvigionamento dalla sorgente (http://www.siniscolanotizie.net/notizie/attualita/146/tariffe-e-acqua-non-potabile-tutti-contro-abbanoa). Sulla questione Fruncu 'e Oche era intervenuto anche il gruppo di Zente Nova proponendo alla giunta Celentano «di rivisitare gli “accordi” sull’approvvigionamento dei paesi vicini, poiché è assurdo che mentre noi, nei mesi estivi, ci si debba rifornire dalla diga, alle migliaia di turisti in quel di San Teodoro venga garantita l’acqua di Fruncu ‘e Oche (magari usata per innaffiarsi il giardino)» (http://www.siniscolanotizie.net/notizie/attualita/299/zente-nova-il-montalbo-patrimonio-comune-il-montalbo-non-si-tocca).

Oltre alle preoccupazioni sulla salute e le difficoltà logistiche relative all'approvvigionamento, tra i siniscolesi prosegue il malcontento per le bollette: «paghiamo acqua non potabile come se fosse a norma». Polemiche anche sulle quote tariffarie relative al servizio di depurazione. Abbanoa invita a prendere visione «degli elenchi dei clienti aventi diritto alla restituzione della quota tariffaria non dovuta» (la lista è visionabile qui). Nell' elenco, però, di Siniscola e frazioni nemmeno l'ombra.

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