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Il coordinatore della Protezione civile Farris: «Preoccupazione per stato di incuria e abbandono dei corsi d'acqua»

«Amministrazione Comunale si adoperi in anticipo in un'opera di monitoraggio dei principali corsi d'acqua e canali che potrebbero creare maggiore apprensione in caso di precipitazioni particolarmente intense»

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«In considerazione degli ultimi eventi, conseguenti alle precipitazioni che hanno interessato il territorio della regione Liguria, in particolare dell'entroterra genovese e di quelli purtroppo indimenticabili che lo scorso novembre hanno caratterizzato i territori a noi ancora più vicini, come quelli dei Comuni di Torpè, Onanì, Bitti, Olbia e altri della Sardegna intera, il sottoscritto Farris Gianluigi, personalmente, ma anche e soprattutto come Coordinatore della Protezione Civile del nostro Comune, esprime una fondata preoccupazione per lo stato di incuria e abbandono in cui giacciono i corsi d'acqua del nostro territorio». Sono le parole che si leggono nell'atto protocollato ieri 22 ottobre, indirizzato al Sindaco Celentano, All'assessore comunale ai Lavori pubblici Carta e al Presidente della Regione Sardegna. Farris, che più volte si era espresso in merito alle criticità, «non può esimersi dal constatare che in modo particolare, gli abitanti della frazione di La Caletta e di alcune zone del centro abitato di Siniscola, memori purtroppo della drammatica situazione venutasi a creare gli scorsi anni, vorrebbero che l'Amministrazione comunale, nella figura delle competenze tecniche in suo possesso, si adoperasse con anticipo in un'opera di monitoraggio dei principali corsi d'acqua e dei canali che potrebbero creare maggiore apprensione in caso di precipitazioni particolarmente intense, tra l'altro previste a breve dai principali organi italiani di previsioni meteorologiche». Il Coordinatore si sofferma in particolare su quelli «che potrebbero cagionare maggiori danni: il canale Vivarelli a La Caletta, e la ramificazione dello stesso che in passato lo metteva in comunicazione con lo stagno di “Granieri”. Oggi, e già da alcuni anni, lo stesso risulta essere completamente ostruito dalla vegetazione, da detriti vari e dalla sabbia di risulta conseguente ai lavori intrapresi a suo tempo nell'opera di dragaggio del Porto». A questi si aggiungerebbe anche «il Rio Siniscola, lo stesso che, nonostante le recenti opere di bonifica e di pulizia dell'alveo, in alcuni punti risulta essere ostruito e ingombro di una folta vegetazione. Non ultimi, gli affluenti dei corsi d'acqua più importanti, come il “Riedduile” che attraversa le zone di Su Cantaru e Su Manganu, “Rio Renalata”, che attraversando la zona omonima, la zona di Ghiramonte e Introadde, si riversa poi nel Rio Siniscola».  L'elenco prosegue: «grande preoccupazione destano anche i canali coperti che attraversano il centro abitato: tra questi, quello che interessa le vie Tirso, Barbagia e Anglona, andando ad alimentare anch'esso il Rio Siniscola. A quest'ultimo, in parallelo, si affianca quello proveniente dal rione Sa Dicata e dalla via Napoli. Potenzialmente pericoloso il canale alimentato dalla grotta di Gana 'e Gortoe. È evidente che la forte preoccupazione dello scrivente è derivata dalla consapevolezza che tutti gli alvei dei corsi d'acqua descritti, alimentati da un vasto bacino imbrifero, sono caratterizzati dall'attraversare un'area ad alta densità abitativa». Farris conclude rimarcando la richiesta: «È per questo, tra gli altri motivi, che lo scrivente chiede agli uffici e agli organismi preposti che si adoperino per evidenziare nelle sedi opportune e risolvere il prima possibile le problematiche esposte, non omettendo un'attenzione particolare ai lavori intrapresi e non ancora conclusi per la messa in sicurezza dell'abitato di La Caletta».

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