NUORO. Ieri si è tenuta presso la sede Ampi di via Aurelio Saffi, una delle sette assemblee costitutive del Fronte Unito Indipendentista. «Le assemblee - si legge nel comunicato n°1 - sono state affollate e la discussione sul programma è stata ricca di spunti e di proposte. Hanno aderito al progetto del Fronte pastori, artigiani, agricolori, operai, piccoli imprenditori, studenti, insegnanti, impiegati, disoccupati, sindacalisti, intellettuali, indipendentisti, esponenti dei comitati dei cittadini. Dopo le operazioni di accreditamento e di adesione al Fronte è iniziata la discussione sui punti programmatici. Sono state tracciate le linee generali di un vero programma nato dal basso, capace di rappresentare una reale alternativa democratica alla decandenza e alla desertificazione dell’economia e della cultura del popolo sardo». Per i "frontisti", riunitisi a seguito dell'assemblea di Ghilarza dell'8 settembre scorso, nasce in questo modo l'indipendentismo democratico. Un metodo alternativo rispetto alla prassi che vede i nomi ancora prima dei programmi. «Per la prima volta indipendentisti e cittadini, con esperienze diverse ma animati dalla medesima responsabilità storica di salvare il proprio Paese dalla decadenza, hanno gettato le basi di un sincero movimento democratico di liberazione nazionale». A fine riunione sono stati eletti quattro delegati (Pierfranco Devias, Ines Caria, Riccardo Sanna, Pierluigi Caria). Insieme agli altri 12 andranno a costituire l'Assemblea nazionale del Fronte e si riuniranno entro il prossimo fine settimana per mettere insieme i diversi punti programmatici emersi dalle assemblee.