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Efisio Arbau: "la mia posizione su la zona franca"

di Sandro Biccai. Intervista al consigliere regionale de La Base

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Perchè hai deciso di non sostenere l'extradoganalità? Ci puoi spiegare, in due battute, la differenza con la zona franca vera e propria.
Intanto, i territori extradoganali rappresentano una, chiamiamola così per comodità, zona franca al consumo. Cioè non si paga l'Iva e le accise su carburanti ed altri prodotti, facilitando lo scambio di merci con l'abbattimento degli odiosi tributi appena indicati. Una boccata di ossigeno ad un sistema economico in ginocchio.

Viceversa nella zona franca il sistema è costruito territorio per territorio e, di solito, sono zone franche alla produzione. Con taglio di tributi per singole attività produttive e categorie di contribuenti. Sostanzialmente con le zone franche si costruisce un sistema fiscale locale secondo un progetto politico di sviluppo economico.

Da tre anni mi batto con La Base per un sistema fiscale sardo autonomo ma i comitati e lo studio mi hanno fatto preferire l'extradoganalità.

E allora perchè ti sei astenuto sulla legge che la disciplina ed hai addirittura votato contro l'emendamento che modifica l'articolo 12 in tal senso?
L'ho detto in aula, l'ho scritto sul giornale online de La Base ed in una ventina di messaggi privati. Ripeto. Sono entrato in commissione per discutere gli emendamenti presentati anche da me, con una domanda semplice da fare alla Giunta: “avete un accordo con il Governo nazionale per modificare l'articolo 12 attraverso la legge di stabilità e conseguentemente imporre la modifica (necessaria) del codice doganale?”. La risposta dell'assessore Zedda e del capogruppo Pittalis è stata negativa. Da li, preso atto che non potevamo permetterci di fare mere rivendicazioni, abbiamo lavorato tutti (gli esponenti in commissione di Pdl, Pd, Psd'Az, La Base e Partito dei Sardi) per costruire il percorso per una zona franca integrale con legge regionale e garantire i vantaggi della extradoganalità con la fiscalità di vantaggio. E’ tutto registrato.

Come?
Semplicemente utilizzando la nuova disciplina dell'art. 10, sul quale la Giunta ha detto di avere le assicurazioni del governo circa un'immediata approvazione con la legge di stabilità (legge finanziaria statale). Per essere chiari: abbassare, esentare e detrarre i tributi è consentito anche per le aziende esistenti con una semplice legge regionale. E quindi anche le accise sui carburanti.

Perchè allora lo scontro con la maggioranza?
Per i motivi che tutti sappiamo: elettorali. Intendono utilizzare il movimento per la zona franca per provare a sovvertire una competizione elettorale che li vede perdenti dopo cinque anni di disastri, fallimenti e parole al vento.

Come puoi dimostrarlo?
Con l'emendamento unitario scritto a più mani, comprese quelle dell'Assessore Zedda o semplicemente con una riunione pubblica in contraddittorio con l'Assessore Zedda o con gli esponenti Pdl presenti in commissione. Io sono pronto a farla domani, anche in “trasferta” e con un pubblico “nemico”. La verità si legge negli occhi non nei comunicati stampa.

E adesso? Con una conferenza stampa con Pd e Psd'az hai detto che farai un'assemblea contro la legge e ti metterai di traverso a Roma.
Questa è grossa e dimostra la mala fede di chi diffonde certe falsità. Come si dice volgarmente, per me sarebbe come tagliarmi le palle per fare un dispetto a mia moglie. Potete chiedere ai giornalisti presenti. Ho detto che farò diverse assemblee per spiegare la legge ai tanti cittadini che aspettano notizie sull'argomento. Per il primo incontro, promosso da me e il mio movimento La Base, coinvolgerò i sindaci di Livigno e Campione d'Italia. A questo stavamo lavorando da tempo. Si farà il 19 novembre a Nuoro. Il titolo dice tutto: uno strumento per la Sardegna, la zona franca.

Sul percorso a Roma ho evidenziato solo quello che ci ha detto la Giunta regionale: è una mera rivendicazione a cui non credono nemmeno loro. Purtroppo è cosi. Ci si comporta in modo cinico e opportunistico alle spalle dei sardi. Si usa la zona franca come strumento di propaganda, per questo vogliono rimandare l'argomento a dopo le elezioni. Io ho sempre detto che dobbiamo fare tutto prima delle elezioni, come dicono i tanti cittadini che la sostengono. Ma in questo modo in campagna elettorale dovremmo parlare delle cose fatte e non fatte, e alla Giunta questo non garba.

Le minacce e le ingiurie che ti vengono da qualcuno sui social network per la vicenda zona franca ti preoccupano?
Francamente no. Li capisco, riversano su una persona come loro le ansie e le paure per una politica che non decide mai. Anche io sono arrabbiato con il consiglio regionale per la sconfitta dell'altro giorno ed ho maturato una tale frustrazione che difficilmente perderò altro tempo a dialogare con una maggioranza inaffidabile che governa la nostra comunità con i bla-bla-bla. Per le minacce poi vale sempre la battuta che mio padre mi rivolse in una delle fasi concitate dello scontro politico nuorese: “tu vai avanti, fai quello che devi fare. Tanto se finisce male ti facciamo un ottimo funerale, una bella tomba e poi ti vendichiamo”. Essere barbaricini a volte aiuta a vivere sereni.

Pace con i comitati pro zona franca?
Mai avuto problemi, tranne con i tre - quattro personaggi che giocano a mettere zizzania, a parlare di avversari ed a giustificare i propri giri a vuoto a ruota di Cappellacci con menzogne su persone come me che vivono la politica con onore. Come dicevo prima, vivere in Barbagia serve a vivere meglio per questo i bugiardi sono messi all'angolo e sbugiardati quotidianamente.

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