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Cittadini in Movimento: «Il paese non ha bisogno di una classe dirigente che non ascolta la voce del cittadino e che lo snobba quando non concorda»

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«La scelta di entrare ed uscire dalla coalizione è stata ben ponderata, non c'è stata nessuna leggerezza come si vuol far credere. Ne abbiamo parlato e riparlato all'interno del nostro movimento in modo democratico, non autoritario, benché si voglia screditare la serietà e l'onestà degli intenti della coordinatrice e degli altri componenti». È la risposta dei Cittadini in Movimento al comunicato di Zente Nova a seguito della decisione del gruppo guidato da Vincenza Sanna di rompere l'alleanza elettorale in vista delle imminenti comunali.

«La voglia di fare qualcosa per il nostro paese – si legge nel documento – era tanta. L'idea di mettersi in gioco c'era nonostante fossimo coscienti che i problemi da affrontare sarebbero stati tanti e rilevanti. Sapevamo che prendendo un impegno di questo tipo avremmo sottratto del tempo alle nostre famiglie, al nostro lavoro ed al nostro tempo libero, come già stavamo facendo. Ma per il bene del paese eravamo pronti a sacrificarci. Volevamo mettere a disposizione la nostra forza. Una forza che a quanto pare non era sufficiente tanto da sentirci dire dal leader di Zente Nova che Cittadini in Movimento non sono nessuno. Sfidiamo chiunque a rimanere seduti in un'assemblea e sentirsi dire "voi non siete nessuno". Cittadini in movimento sono l'espressione del popolo. Cittadini in movimento rappresenta il popolo non se stessi. È forse nessuno colui che vuole mettersi in gioco per il bene del paese? Ecco perché l'arroganza del politico navigato riesce ad allontanare i cittadini dalla politica, soprattutto i giovani. Ecco perché la gente è disgustata dalla politica. Quando ci si trova di fronte a chi crede di possedere il libro della verità, che pensa di poterlo scrivere da solo e soprattutto di poterlo leggere ed interpretare da solo senza lasciare spazio a chi può vedere, leggere ed interpretare in modo diverso, succede l'inevitabile».

È rottura insanabile. Per il gruppo di Sanna «il paese non ha bisogno di una classe dirigente che non ascolta la voce del cittadino e che lo snobba quando non concorda. La peculiarità di un buon amministratore è quella di saper ascoltare tutti, anche coloro che potrebbero contraddire quel che dicono. Cittadini in movimento non intendono dissociare il sentimento dalla politica perché senza sentimento non si possono capire le reali esigenze delle persone e tantomeno intendono sottostare a coloro che ci considerano nessuno togliendoci il rispetto che meritiamo. Chiediamo scusa se diamo ancora un valore all'etica ed al rispetto per gli altri».

Messo in discussione anche quanto dichiarato (da Zente Nova) in merito agli incontri di coalizione: «A onore del vero, va messo in chiaro che quelle lunghe e intense riunioni programmatiche, per parlare di metodologie, di ruoli, non ci sono mai state e non per nostra volontà. Sono solo scene di un film che avremmo voluto vedere ma che non è stato mai girato e che purtroppo non si girerà più».

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