«Ho dedicato quindici anni alla vita amministrativa mettendo al primo posto l'impegno politico al servizio della comunità e tenendo sempre a mente che sarei stato chiamato dalla mia coscienza a rispondere a chi mi ha dato fiducia. Credo oggi di poter affermare che tutti questi anni sono stati caratterizzati da una intensa attività amministrativa e da una seria e serena gestione della cosa pubblica».
Inizia così la nota diramata da Piero Carta, attuale assessore della Cultura nella Giunta Celentano. L'esponente socialista, come anticipato in altre occasioni, ha deciso così di non volersi ricandidare in vista delle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale.
«Credo che la mia rinuncia – ha aggiunto – debba servire ad avvicinare giovani e meno giovani alla vita politica amministrativa, presentandosi al giudizio degli elettori per essere la nuova classe dirigente della nostra città . Credo altresì giusto ed opportuno che quanti hanno promosso manifestazioni popolari in questo ultimo anno passino dalla contestazione ad una proposta di gestione della cosa pubblica».
Dopo aver ringraziato i suoi elettori («che dal 2001 e per ben tre volte mi hanno permesso di avere l'onore e l'onere di svolgere il compito di amministratore comunale in vari settori») e i dipendenti comunali («grazie alla loro professionalità , e nonostante le difficoltà economiche, si sono potute programmare e realizzare iniziative che negli anni anni stanno diventando degli importanti appuntamenti»), Carta ha tracciato un bilancio della sua azione amministrativa.
«Negli anni e nelle varie deleghe assessoriali assegnatemi, ho potuto individuare le problematiche del territorio ed il tessuto sociale di Siniscola da un osservatorio privilegiato, dedicandomi sempre all'ascolto e sforzandomi, con le associazioni e gli uffici comunali, di trovare, con la trasparenza degli atti, la condivisione. Nella prima fase del mio impegno politico amministrativo ho affrontato le problematiche dei meno abbienti, denunciando pubblicamente in Consiglio comunale e a mezzo stampa la carenza di servizi sociosanitari. Oggi questi servizi sono presenti come punto di riferimento di alcune fasce sociali e di questo sono grato a quanti hanno colto le mie sollecitazioni. La mia presenza nel 2001 alla competizione elettorale è nata da una considerazione: svolgendo un ruolo sociale di volontariato nella comunità c'era il richiamo costante che gli amministratori non facevano abbastanza per il nostro paese, pertanto decisi con umiltà e con tanta buona volontà di mettermi dalla parte di chi amministra. Il mio impegno al servizio della comunità continuerà con la stessa dedizione che ho sempre messo nelle attività di volontariato in questi anni».
